X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

VALBASENTO – La Ghizzoni rinasce dalla sue ceneri. Oggi alle 11 al ministero dello Sviluppo economico si terrà il battesimo ufficiale della Nuova Ghizzoni, la new company costituita da Sicilsaldo e Sudelettra che erediterà le attività della vecchia Ghizzoni, storica azienda italiana, con sedi a Macchia di Ferrandina, Pisticci Scalo e Vidalenzo di Polesine (Pr), leader a livello internazionale nella costruzione di metanodotti, in amministrazione controllata per insolvenza dal luglio dello scorso anno. L’intesa raggiunta lunedì scorso al ministero degl Lavoro è stata approvata dall’assemblea dei lavoratori – circa 400,  di cui la metà lucani – che si è tenuta giovedì in videoconferenza con l’80 % di voti favorevoli e il mandato a firmare conferito a Fim-Fiom-Uilm.

In base a quanto pattuito nell’accordo del 23 settembre e bollinato dal voto dei lavoratori,  la Nuova Ghizzoni acquisirà il ramo d’azienda della vecchia società e assumerà alle proprie dipendenze un numero complessivo di 200 lavoratori: 150 unità entro 15 giorni dalla data del contratto di cessione e altre 50 entro tredici mesi. La società acquirente potrà fare ricorso alla cigs per il consolidamento e il rilancio delle attività limitatamente ai lavoratori assunti. Si va invece verso un prolungamento di un altro anno e mezzo della cassa integrazione straordinaria per gli addetti che non confluiranno nella nuova compagine societaria.

Ma chi sono gli acquirenti della Ghizzoni? Sicilsaldo, azienda di Gela, in provincia di Caltanissetta, è specializzata in metalmeccanica di precisione e nella realizzazione di gasdotti e metanodotti. È presente nel mercato globale in joint venture con aziende italiane e straniere che operano in Italia, Tunisia, Kuwait, Libia e Polonia. Sudelettra si occupa dal 1974 di automazione industriale per aziende chimiche, petrolchimiche, farmaceutiche e manifatturiere. La società è presente stabilmente presso la raffineria di Taranto, lo stabilimento petrolchimico di Brindisi, il centro oli di Viggiano e la raffineria di Gela. Negli ultimi anni ha esteso il suo raggio d’azione a Brasile, Arabia Saudita e Qatar.

Sindacati soddisfatti ma vigili sui contenuti dell’intesa. Per i dirigenti lucani di Fim-Fiom-Uilm, Gerardo Evangelista, Giuseppe Giannella e Michele Maiullari, la priorità è il lavoro. «Il nostro obiettivo – spiegano i tre sindacalisti – è ricollocare almeno la metà degli addetti e assicurare la coperta degli ammortizzatori sociali agli altri in attesa di individuare altre opportunità di ricollocazione.

L’intesa è importante anche dal punto di vista strettamente industriale – concludono – perché consente di mantenere sul territorio lucano un presidio produttivo importante in un settore strategico come quello petrolifero anche in vista dei nuovi investimenti della Total».

provinciamt@luedi.it

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE