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SALERNO – E’ stato rinviato al prossimo 14 gennaio il processo per falso in perizia in cui è imputato il medico legale Vincenzo Pascali, accusato di non aver rilevato tracce biologiche sui vestiti di Elisa Claps, che successivamente furono rinvenute, con un’altra perizia disposta dalla procura salernitana.
I carabinieri del Ris su un maglione di Elisa trovarono il dna di Danilo Restivo. All’udienza di stamani dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Salerno, Ubaldo Perrotto, era presente l’imputato, difeso dagli avvocati Michele ed Alessandro Gentiloni Silveri, del foro di Roma, che hanno anticipato che nella prossima udienza solleveranno delle eccezioni preliminari. Presenti in aula anche Filomena Iemma, mamma di Elisa, con i figli Gildo e Luciano che assieme al padre Antonio si sono costituiti parte civile. La famiglia Claps in giudizio è difesa dall’avvocato Giuliana Scarpetta. Pubblica accusa affidata al pm Rosa Volpe.
Il processo avviato quest’oggi è uno dei due filoni d’indagine scaturiti dall’inchiesta principale della Procura salernitana sull’omicidio di Elisa Claps. L’altro, che ha preso il via la scorsa settimana e che riprenderà il prossimo 7 ottobre, riguarda il presunto ritrovamento dei resti della ragazza avvenuto prima del 17 marzo 2010 e vede imputate Margherita Santarsiero e Annalisa Lo Vito, le due donne delle pulizie della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, nel cui sottotetto fu trovato nel 2010 il cadavere della ragazza, 17 anni dopo la sua scomparsa. (ANSA)
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