Vittorio Sgarbi
3 minuti per la letturaSI SCIOGLIE un nodo soltanto, la candidatura a sindaco per Roma da parte di Enrico Michetti, mentre il magistrato Simonetta Matone correrà come candidata pro-sindaco. Resta scoperta Milano, che è il boccone più ghiotto. Ma non è detto che i giochi siano conclusi qui. Paolo Damilano è candidato sindaco a Torino, ma entro la settimana sarà resa ufficiale la candidatura per la Regione Calabria. C’è un’altra sorpresa, in attesa di definire meglio il quadro di Fi, Fdi e Lega.
Per realizzare un tridente vincente, Salvini punterebbe le sue fiches su Vittorio Sgarbi assessore alla cultura. E la Capitale, a quel punto, potrebbe accarezzare un sogno di vittoria, guidata da un tridente che farebbe della cultura millenaria il proprio cavallo di battaglia. Il centro destra ha fatto la mossa, sul filo di lana quando ormai cominciava ad essere indigeribile un tira e molla che, con furbizia, i capi di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno voluto togliere dal tavolo. Non si può certo pensare che i dissidi siano superati, o cancellati. Ma tanto per fare un esempio, il centrodestra, malgrado le liti, mostra credenziali di compattezza maggiori rispetto al centrosinistra che porta la firma di un’unione forzata con i 5Stelle. C’è anche chi osserva che la divisione del ticket, tra sindaco e pro-sindaco è adeguata all’impostazione di correre e di rendere più netto il percorso sia al centro del centrosinistra che alla sinistra dei 5Stelle.
Come ha ricordato Giuseppe Conte, prossimo stratega dei pentastellati, a Di Martedì. Il suo,“non sarà un partito moderato, ma parleremo all’elettorato moderato”. Copasir, Urso presidente Un fedelissimo di Giorgia Meloni, Adolfo Urso, è stato eletto presidente del Copasir. Il lungo braccio di ferro sul Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica chiede una parentesi lunga e piena di tensioni. Forse le polemiche possono dichiararsi esaurite, anche se non è detto che ciò accada.
Da tempo la Meloni reclamava quella poltrona, che, secondo la legge, era da attribuire a un esponente dell’opposizione. Ma la Meloni ha voluto tributare un omaggio anche a Raffaele Volpi, leghista, per il lavoro svolto. Al momento delle votazioni, sia Volpi che un altro esponente della Lega, Paolo Arrigoni, risultavano assenti. In una lettera, Giorgia Meloni ha ringraziato il predecessore per la proficua attività. Ma la presidente di Fratelli d’Italia ha voluto salutare Urso che “aveva dimostrato capacità e competenza e siamo certi che saprà ricoprire questo importante incarico allo stesso modo, sempre nell’interesse della Nazione e degli italiani”. Crema, bimbo con manina massacrata Bisogna tenere presente anche il punto di vista dei genitori del bambino tornato a casa, da scuola, con una “manina massacrata”.
Il Procuratore di Crema, Roberto Pellicano, è intervenuto sulla vicenda dopo le polemiche seguite a un avviso di garanzia ricevuto dalla sindaca di Crema, Stefania Bonaldi. “Propongono querela – ha spiegato – perché dicono che non è normale andare al nido e subire gravi lesioni “ con una mano schiacciata in una porta tagliafuoco. Ma le polemiche hanno riguardato un altro aspetto: ovvero la responsabilità dei sindaci, chiamati in causa con tutele giuridiche pari a zero. E questo fatto potrebbe costituire un elemento che allontana i cittadini dalla politica. Assalto all’ambasciata in Congo, un indagato Una persona è stata indagata dalla Procura della Repubblica di Roma, nell’ambito dell’inchiesta sull’agguato all’ambasciata italiana in Congo in cui morì l’ambasciatore italiano, Luca Attanasio ed il carabiniere Vittorio Iacovacci. Si tratta di un funzionario del Pam, programma alimentare mondiale, ascoltato nelle scorse settimane a piazzale Clodio.
L’accusa è di omesse cautele in relazione al duplice omicidio. Palermo, sfiduciato l’assessore alla mobilità Il consiglio comunale di Palermo ha votato la sfiducia, con 21 voti favorevoli, nei confronti dell’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, esponente di sinistra comune, più volte al centro di polemiche. Nelle ultime settimane il sindaco Orlando ha sostituito prima gli assessori di Italia Viva, il cui gruppo è entrato in rotta di collisione con la maggioranza.
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