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ROTONDELLA – Sono diversi, fino ad oggi, i pareri negativi del Comune di Rotondella sui permessi da concedere alle società interessate alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nello Jonio. L’Amministrazione comunale, con atto di Giunta municipale del 6 settembre, richiamandosi alle scelte già contenute nel documento approvato all’unanimità dal consiglio comunale il 29 settembre del 2009, ed ai successivi pareri sulle richieste della Total E&P Italia (Progetto Tempa La Petrosa), della Shell Italia E&P Spa e della Transunion Petroleum Italia Srl, ha espresso parere negativo a due istanze di Via (Valutazione Impatto Ambientale).

Nel primo caso, la società interessata è la Transunion Petroleum Italia Srl e, quindi, si è trattato di rimarcare quanto già contenuto in un precedente atto di Giunta mentre, nel secondo caso, la richiesta è nuova e riguarda la Enel-Longanesi Developments Srl, interessata ad effettuare attività di ricerca di idrocarburi nel mar Jonio (zona marina “F”), che aveva prodotto istanza per l’avvio della procedura di Via presso il Ministero dell’Ambiente e presso il Ministero per i Beni culturali il 15 marzo 2013.

Sono state riaffermate, così, dall’Amministrazione comunale, le osservazioni già contenute in precedenti documenti che sintetizzano “la propria contrarietà alla effettuazione di attività estrattive nel territorio comunale e su quello dell’intera fascia jonica” (un’area di 748 km2 circa) perché in netto contrasto con la vocazione naturale dei territori interessati ed in modo specifico con quello di Rotondella.

Per l’Amministrazione rotondellese l’intera zona interessata racchiude “in un delicatissimo equilibrio ambientale”, risorse importanti come aree protette, fluviali, boschi naturali, siti archeologiche nonché un litorale di grande pregio, al centro, nell’ultimo ventennio, di importanti investimenti nei settori del turismo e dell’ortofrutticoltura, risorse fondamentali per l’economia dei territori interessati. Per ciò che riguarda il territorio rotondellese, l’Amministrazione Francomano, è tornata ad evidenziare le specificità produttive presenti (ortofrutticoltura di qualità, olivicoltura, ecc.) nonché i contenuti del Piano Particolareggiato Esecutivo (Ppe) che interessa Rivolta di Rotondella, area dove è prevista la realizzazione di un polo turistico  con la riconversione di circa 150 ettari, oggi interessate a coltivazione intensive, in zone seminaturali e aree umide con la realizzazione di due parchi, di campi per la pratica del golf oltre ad interventi di salvaguardia del tratto di spiaggia dall’erosione.

Su questa importante ipotesi di sviluppo, è stato sottoscritto nel corso del 2012 il protocollo d’intesa tra Regione Basilicata e Comune di Rotondella nonché approvato lo schema di “Accordo preliminare” tra quest’ultimo ed il Consorzio Marina di Rotondella.

Da sottolineare, infine, la presenza del Centro Ricerche Enea-Trisaia e l’attività di dismissione dell’impianto nucleare Itrec.

Il parere negativo su entrambe le richieste è stato comunicato, come di rito, al Ministero dell’Ambiente, al presidente della Giunta regionale di Basilicata, a quello della Provincia di Matera, ai sindaci dei comuni dell’area jonica interessati.

a.corrado@luedi.it

 

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