X
<
>

Il tribunale di Lamezia Terme

Share
1 minuto per la lettura

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Dopo che la Procura li aveva messi sotto accusa (chiedendo e ottenendo dal gip misure cautelari) ora ha chiesto e ottenuto l’archiviazione per 16 indagati.

A oltre due anni di distanza dal blitz della Guardia di Finanza, coordinato dalla Procura di Lamezia, il gip, su richiesta del pm Santo Melidona, ha archiviato la posizione di 16 indagati eccellenti (cancellieri del tribunale, avvocati e commercialisti) mentre ad aprile scorso il pm stesso aveva emesso l’avviso conclusioni indagini per 28 indagati (i quali sono in attesa della fissazione della relativa udienza preliminare) ma in prima battuta erano state 86 le persone coinvolte nell’operazione “Asta la vista – Nomos” che fece luce su un presunto meccanismo illecito che avrebbe condizionato per oltre un decennio le aste giudiziarie del tribunale di Lamezia Terme.

Il gip di Lamezia Terme, Rossella Prignani, ha, infatti, integralmente accolto la richiesta di archiviazione formulata lo scorso 1 febbraio dal pm Santo Melidona e dal procuratore della Repubblica Salvatore Curcio, ponendo la parola fine al troncone principale dell’operazione “Asta la vista”.

Il gip ha disposto l’archiviazione per i cancellieri Sabrina Marasco e Michele Albanese i quali furono sospesi dal servizio, e nei confronti di professionisti (avvocati e commercialisti) alcuni dei quali finirono ai domiciliari e altri furono interdetti dalla professione: Massimo Durante, Paolo Cosentino, Francesca Misuraca, Aldo Larizza, Eugenio Travaglio, Oriana Travaglio, Bruno Famularo, Emanuela Vitalone, Claudio Calimeri, Antonio Stigliano, Bruno Battaglia, Sergio Tomaino, Fabio Canzoniere, Monica Nunnari.

Il destino giudiziario per altri 28 indagati, invece, deve essere ancora scritto dopo l’avviso conclusioni indagini di aprile scorso.

Share
Fabio Grandinetti

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE