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NAPOLI – L’inno di Mameli ad accompagnare l’alzabandiera e poi un minuto di silenzio per ricordare le vittime del covid. Così la città di Napoli ha celebrato la Festa della Repubblica in Piazza Plebiscito: con uno sguardo e un pensiero al dramma della pandemia ma anche con un occhio al futuro. In piazza infatti quest’anno accanto ai rappresentanti delle istituzioni e alle diverse cariche civili, militari e religiose, hanno partecipato anche piccoli alunni di alcune scuole elementari ‘schierati’ e ‘armati’ di bandierine tricolori mentre sul limitare della piazza si sono rivisti i cittadini li per assistere alla cerimonia.
«Viviamo un momento particolare in cui l’agognata normalità deve ritornare – ha detto il sottosegretario al ministero dell’Inter – no, Carlo Sibilia – ma oggi il mio pensiero è quello di tutto il Governo va alle tante vittime e alle loro famiglie. Oggi – ha aggiunto – abbiamo dei grandi alleati: i vaccini e sono 35 milioni gli italiani che hanno avuto la prima dose e 12 milioni gli italiani che hanno completato il percorso vaccinale. Oggi Festa della Repubblica è anche il momento per rinnovare la nostra riconoscenza alle forze civili, alle forze dell’ordi – ne, ai sanitari grazie ai quali possiamo raccontare una nuova storia».
Sibilia ha sottolineato la necessita «di ritrovare quello spirito di squadra così come accadde 75 anni fa per costruire un’Italia più sostenibile, moderna che tenga in equilibrio salute, ambiente ed economia». Ad aprire la cerimonia è stata la Fanfara dell’VIII Reggimento dei Bersaglieri seguita dallo schieramento della Compagnia formazione Interforze articolata su nove plotoni. Subito dopo la cerimonia dell’alzabandiera, il prefetto Marco Valentini ha letto il messaggio, indirizzato ai prefetti, del Presigente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo poi ai presenti di osservare un minuto di silenzio «per ricordare e onorare» le vittime della pandemia.
Alla cerimonia, tra gli altri, hanno partecipato l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, e il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero. La Festa della Repubblica è stata ricordata anche dal governatore della Campania. “A 75 anni dal referendum che sancì la nascita della Repubblica Italiana come unica e indivisibile, vogliamo ricordare questo evento fuori da ogni forma retorica di celebrazione per riaffermare l’uguaglianza sostanziale, non solo formale, di ogni cittadino di fronte allo Stato”, ha afferma Vincenzo De Luca.
“Un obiettivo – dice De Luca – ancora oggi non completamente realizzato quando si parla di redistribuzione delle risorse per lo sviluppo territoriale e per il diritto alla salute. È una sfida che, in nome della trasparenza e dell’efficienza, ci vede in prima linea a difesa delle prerogative della Campania e dell’intero Mezzogiorno” ha concluso il governatore campano.
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