Gaetano Manfredi
2 minuti per la letturaC’è un retroscena in queste “convergenze parallele” che caratterizzano le contemporanee elezioni regionali in Calabria e le comunali di Napoli.
L’amicizia tra Nicola Irto e Gaetano Manfredi, il candidato sindaco del Pd a Napoli. Ieri sera, i due si sono sentiti al telefono. Manfredi avrebbe chiesto a Irto maggiori dettagli dietro la decisione di quest’ultimo, di ritirare la candidatura a governatore in Calabria, candidatura nata sotto il segno del Partito democratico.
Ma forse durante la telefonata si è parlato pure di altro. Entrambi gli esponenti del Pd sanno bene che se si trova un accordo a Napoli, per formare un’alleanza allargata per battere la destra, poi sarà più facile formarla pure in Calabria e viceversa.
Sono proprio queste le “convergenze parallele” che collegano sottotraccia (ma non troppo) le due competizioni elettorali, in cui si trova di in mezzo Luigi de Magistris, sindaco uscente a Napoli e candidato governatore in Calabria.
Ed intanto, sul caso Irto, arrivano le dichiarazioni di Francesco Boccia “leggerissimamente” ambigue direbbe il grande Paolo Villaggio.
Boccia dopodomani sarà in Calabria (LEGGI) su ordine del segretario dem, Enrico Letta ed avrà il compito di ricomporre i pezzi di un partito che appare un po’ allo sbando. Calabria: Boccia, ci sarà campo ampio, soluzione in settimana.
“Il Pd – ha detto il ministro Boccia – costruirà un campo ampio che abbia come collante le forze sociali che hanno una stessa idea di società. Irto è una eccellente personalità, ieri è stato chiaro, ripartiremo da una profonda valutazione politica con lui. Sono convinto che uniremo le forze civiche, progressiste e riformiste, come abbiamo fatto a Napoli, faremo un lavoro con Irto che sarà alla luce del sole. In questa settimana – ha aggiunto Boccia – dobbiamo risolvere la questione, abbiamo il dovere di risolvere. Sono sicuro che lo faremo. Su indicazione del segretario Letta giovedì e venerdì sarò in Calabria. Il Pd ha il dovere di costruire un fronte sociale ampio, che è profondamente alternativo a una destra pasticciona. Santelli ha lavorato per unire la Calabria, era nostra avversaria ma aveva usato gli strumenti delle istituzioni per ricucire la Calabria. La sua esperienza è stata breve, ma intensa e ha ricevuto rispetto da parte di tutti noi. Poi la Calabria è entrata in un tunnel e non merita di vivere nel caos di oggi”.
Non può sfuggire il fatto che anche Boccia citi, parlando della situazione calabrese, fatti partenopei.
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