Il momento della vittoria dei Maneskin
3 minuti per la letturaSono stati i Måneskin lo scorso sabato a vincere l’Eurovision Song Contest, riportando così dopo 31 anni il riconoscimento in Italia. La nostra nazione infatti, era dal 1990 che non vinceva. E quella dei Måneskin con “Zitti e buoni” (GUARDA IL VIDEO) – dopo Gigliola Cinguetti con “Non ho l’età” e Toto Cutugno con “Insieme” – è stata la terza vittoria all’Eurovision per l’Italia.
«Noi vogliamo solamente dire a tutto il mondo, a tutta l’Europa, il Rock ‘n roll non morirà mai». Queste le prime parole di Damiano David, frontman dei Måneskin, una volta ricevuto il premio. Ignaro, assieme agli altri tre Victoria, Thomas ed Ethan, che proprio in quel momento si stava sollevando una polemica che lo vedeva coinvolto.
Tutto è partito da un tweet postato da un utente che con tanto di video voleva mettere in luce il gesto di Damiano in eurovisione. Il cantante, secondo quanto asserito dall’utente su twitter, avrebbe tirato della cocaina proprio nel momento in cui veniva inquadrato.
Il tweet è stato immediatamente ripreso da un giornalista francese e così si è diffuso a macchia d’olio. I ragazzi hanno appreso l’accaduto solo in conferenza stampa, con le domande dei giornalisti. E in quella sede e attraverso i social, hanno ovviamente smentito tutto. «Siamo assolutamente contro le droghe» hanno dichiarato. E Damiano si è reso disponibile anche per il test antidroga.
La Francia, seconda in classifica immediatamente dopo l’Italia, ha comunque dichiarato ieri che avrebbe ritirato le accuse, qualsiasi fosse stato l’esito del test. Test che, oggi reso noto, risulta negativo. Italia 1 – Francia 0. Prima rivincita per Damiano e per i Måneskin.
Ma le polemiche non si fermano. Perché l’Italia è un paese strano. Si tifa una nazionale di calcio ma si buttano giù quattro ragazzi di 20 anni che vincono un Eurovision Song Contest.
Una manifestazione che forse, a differenza di un talent show o di un Festival di Sanremo, dovrebbe andare oltre al gusto personale. Anzi, dovrebbe unire le persone sotto un unico tifo, quello per l’Italia, indipendentemente da chi la rappresenta in quel momento. Soprattutto se a rappresentarla sono 4 ragazzi di vent’anni, giovani e freschi, che conoscono la musica, sanno suonare strumenti, cantare bene e comporre (cose sempre più rara al giorno d’oggi).
Invece attraverso i social si leggono le lamentele degli utenti. Prima fra tutte: «i Måneskin non sono rock». E quindi tutti i rocker e rockettari dovrebbero sentirsi offesi da questa vittoria. «Sono troppo commerciali», come se fosse una colpa vendere dischi; e chiunque fa musica spera di venderli, solo che forse non lo ammette. «Un vero rocker non si sarebbe giustificato sull’uso delle droghe»; forse negli anni ’60 o ’70.
Ma i tempi sono cambiati, purtroppo o per fortuna. Quindi un giovane Damiano può permettersi di fare rock, essere un rocker, non fare uso di droghe e ammetterlo e dimostrarlo. E poi, pensiamo se non lo avesse fatto quanti altri paladini della giustizia non avrebbero apprezzato la vittoria dei Måneskin.
Ma anche in questo caso, la band romana – che non smette mai di ricordare le proprie origini di artisti di strada – conquista tutto. L’album “Teatro d’ira vol.1” contenente il brano “Zitti e buoni”, vincitore del Festival di Sanremo (LEGGI LA NOTIZIA) e dell’Eurovision Song Contest, è disco di platino. Non solo, la band segna un vero e proprio record storico: “Zitti e buoni” (già doppio platino) è il brano italiano con più stream di sempre in un giorno, quasi 4 milioni di ascolti in 24 ore.
Per la prima volta in assoluto un brano italiano entra nella top 10 Globale al nono posto (più alta nuova entrata). “Zitti e Buoni“ è record anche negli altri Paesi, classificandosi fra le prime posizioni delle Spotify Top 50, di cui 13 alla numero uno. In Italia al secondo posto.
Per fortuna infatti, non tutta l’Italia è rimasta delusa dal trionfo della band romana. Sono stati tanti i sostenitori, anche tra i personaggi famosi. Primo fra tutti Vasco Rossi. Ma anche Eros Ramazzotti, Il Volo, Chiara Ferragni, Fedez, Francesca Michielin, Adriano Celentano, Alessandro Florenzi.
Ciò che conta adesso è che i Måneskin hanno vinto. L’Eurovision l’anno prossimo sarà in Italia e «Rock ‘n roll never dies!».
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