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AVELLINO – Qualificazione in salita per l’Avellino. Al “Barbera” vince il Palermo con il risultato di 1-0. Rigore dubbio, concesso dall’arbitro Gualtieri di Asti sul contatto tra Dossena e Broh e trasformato da Floriano all’87’. Mercoledì si torna in campo per la gara di ritorno.
L’Avellino dovrà assolutamente portare a casa la vittoria per poter avanzare al turno successivo. Ovviamente bisognerà attendere il responso del direttore di gara che potrebbe sanzionare i diversi elementi che nel finale hanno scatenato il parapiglia. Dalla sua l’Avellino dovrà lavorare sulla cattiveria che per lunghi tratti è mancata in campo, ma soprattutto sottoporta servirà essere più cinici.
PRIMO TEMPO. All’annuncio delle formazioni nessuna sorpresa nell’undici di partenza biancoverde. Laezza e Dossena in difesa, D’Angelo a centrocampo, Fella con Maniero in avanti. Sul versante opposto il Palermo conferma il 3-4-2-1. Al centro della difesa recuperato, dopo i dubbi iniziali, Lancini. Attacco guidato da Saraniti con a supporto Santana e Kanoutè. Il primo squillo della gara è di marca irpina. Al 3’ ci prova D’Angelo, dopo il corner di Tito, conclusione al volo e pallone oltre la traversa. Al 10’ scaramucce tra Maniero e De Rose per un gesto dell’attaccante dei lupi rivolto a Marconi, che non è piaciuto al centrocampista siciliano. Al 25’ un minuto di raccoglimento in memoria del giudice Giovanni Falcone e delle vittime dell’attentato di Capaci del 23 maggio 1992. Ci prova al 33’ con un mancino dalla distanza Carriero, palla facile presa di Pelagotti. Brivido al 40’ per il Palermo. Tito ci prova con una conclusione dalla distanza. La sfera termina di un soffio alta sopra la traversa difesa da Pelagotti. Il Palermo va vicino al vantaggio. Al 44’ conclusione dalla distanza di De Rose, Forte devia in corner. Il primo tempo si chiude con il risultato ad occhiali. Lupi pericolosi con D’Angelo, Illanes e Tito, ma è di Forte l’intervento più importante del primo tempo, con un colpo di reni a debellare il pericolo creato da De Rose con la conclusione da fuori.
SECONDO TEMPO. Il Palermo parte subito pimpante. Al 5’ azione solitaria per Valente, Forte ci mette nuovamente una pezza. Al 9’ l’Avellino prova a tenere il pallone lontano dalla sua area di rigore, la gara resta spigolosa. Non punge l’attacco biancoverde. Al 13′ Carriero prova la botta dal limite dell’area, ma la conclusione è respinta dalla selva di gambe della difesa rosanero. Ci prova l’Avellino al 22’ con il sinistro dalla distanza di Aloi. Nessun problema per Pelagotti. L’Avellino prende tempo, il Palermo fatica a trovare spiragli offensivi. Al 41’ calcio di rigore per il Palermo. Fallo di Dossena su Broh. Cartellino giallo per il difensore, ma soprattutto massima punizione per i rosanero. Siciliani in vantaggio. Battuta precisa di Floriano, Forte aveva indovinato l’angolo giusto, ma la trasformazione è stata perfetta. Rigore dubbio per i rosanero tra le proteste veementi della panchina della formazione biancoverde. L’Avellino va vicino al pareggio al 46’. Punizione di Aloi nell’area piccola, Ciancio ci mette il piede, ma il pallone si stampa sul palo. Al triplice fischio scatta un parapiglia in campo. Gli animi vengono riportati alla calma nel finale da parte di dirigenti e staff.
Gara equilibrata e bloccata, poi l’episodio discusso: Dossena viene sorpreso da un lob in area, Broh ne approfitta, il difensore allunga il braccio e l’avversario crolla in area. Per Gualtieri è rigore, che Floriano non fallisce. Poi tanto nervosismo in campo, occhio a qualche sanzione ambo i lati.
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