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Gli incendi boschivi sono in netto calo rispetto all’anno scorso, complici le condizioni meteo che hanno caratterizzato i mesi di giugno e luglio e, ancora prima, le abbondanti precipitazioni, distribuite in tutti i mesi invernali e primaverili.
A fare un primo bilancio dal 1 gennaio al 14 agosto è il Corpo forestale dello Stato che indica una diminuzione del 58% dei roghi. In totale sono 1.850 gli incendi divampati dall’inizio dell’anno, che hanno percorso 13.630 ettari di superficie 6.370 ettari di superficie boscata e 7.260 ettari di superficie non boscata, secondo i dati ancora provvisori. Il confronto dei dati statistici relativamente al periodo 1 gennaio – 15 agosto, con riferimento all’anno precedente, evidenzia una sostanziale diminuzione del numero degli eventi (circa il 50% in meno di incendi rispetto alla media 2008 – 2012).
Anche le superfici percorse dal fuoco fanno registrare valori piuttosto bassi (-60%) rispetto le medie stagionali del medesimo periodo 2008 – 2012. Ma rispetto all’andamento iniziale dei mesi di giugno e luglio, le elevate temperature di inizio agosto hanno portato ad un repentino incremento di roghi negli ultimi giorni. Tuttavia salvo alcune gravi situazioni localizzate e alcuni incendi particolarmente estesi e problematici anche per la pubblica incolumità, nel complesso il fenomeno resta comunque ancora sotto le medie del periodo.
Complessivamente, con riferimento alla data del 14 agosto 2013 le maggiori criticità sono state riscontrate in Puglia (356), Sardegna (262), Sicilia (242), Campania (183), Piemonte (106) e Calabria (98). A seguire Toscana (93), Lazio (83), Liguria (81), Lombardia (70), Basilicata (67), Molise (53), Friuli Venezia Giulia (37), Abruzzo (34), Veneto (29), Emilia Romagna (18), Trentino Alto Adige (15), Umbria (11), Marche (8) e Valle d’Aosta (4).
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