2 minuti per la lettura
POTENZA – Assistevano anziani incapaci senza le qualifiche né le autorizzazioni necessarie. In più servivano cibo dei programmi umanitari europei. “Aiuto comunitario”. E’ la scritta riprodotta sulle confezioni scoperte nella cucina dell’Istituto femminile Jolanda Statile. Così ieri mattina sono i Nas ne hanno messo sotto sequestro oltre 400 tra pasta, latte, riso e scatolame vario.
E’ stata denunciata alla Procura di Matera per abbandono di persone incapaci e truffa aggravata l’amministratrice della “casa” delle suore riparatrici del Sacro Cuore di Metaponto. Con lei in tutta Italia la stessa sorte è toccata a 7 persone tra cento case di riposo messe al setaccio domenica notte dai carabinieri, che hanno eseguito controlli a tappeto riscontrando numerose irregolarità. Oltre alle denunce vere e proprie in 19 sarebbero stati segnalati alle amministrazioni sanitarie per violazioni varie. La task force istituita dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha inoltre eseguito il sequestro preventivo di una struttura ricettiva per un valore di circa 400mila euro, accertato 10 violazioni penali e 28 amministrative e sequestrato 17 confezioni di farmaci scaduti.
La struttura sequestrata è la “Comunità alloggio per anziani” di Catania, che ospitava dodici persone invece delle nove consentite, il 50% delle quali immobilizzate, in una struttura non idonea anche se con le necessarie autorizzazioni. Inoltre mancava il personale qualificato per l’assistenza sanitaria e sociale. I militari del Nas hanno denunciato per abbandono di incapaci la titolare della struttura e dato due settimane di tempo per trovare una nuova sistemazione agli anziani ospiti della casa di riposo, sotto il controllo degli assistenti sociali del Comune di Catania. Controlli negativi, invece, in Sardegna (dove sono state eseguite 15 ispezioni), Molise, Umbria, nella provincia di Chieti.
Tornando a Metaponto il Nas avrebbe già richiesto al commissario del Comune di Bernalda la chiusura della struttura, ma si cerca una soluzione per garantire la continuità assistenziale per gli anziani curati nell’Istituto. Quindi nei prossimi giorni potrebbero cominciare i lavori per l’adeguamento della struttura, poi verranno avviate le pratiche per ottenere le autorizzazioni necessarie.
l.amato@luedi.it
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA