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È già da due settimane su Sky Primafila e sulle principali piattaforme “Regina” di Alessandro Grande, giovane regista calabrese, catanzarese come il grande Amelio, già David di Donatello per il cortometraggio “Bismallah” e con una bacheca colma di allori compresi gli applausi del film al selettivo Festival di Torino con l’aggiunta di buone critiche da parte di chi svolge ancora questo mestiere.
Ho visto e mi ha intrigato questo bel noir alla Polanski ambientato tra le brume silane calabresi che si avvale di Francesco Montanari (celebre Libanese della serie “Romanzo criminale”) e di una talentuosa Ginevra Francesconi (diciottenne che recita e canta bene).
È la storia di un padre e della figlia, alla ricerca del successo nel difficile mondo della musica, che impattano in un imprevisto che modificherà le loro vite per sempre.
Con la presenza di Max Mazzotta e un cameo del cantautore Brunori Sas nella parte di se stesso, l’opera prima del regista calabrese è adulta nella grammatica filmica e nella sceneggiatura avvalendosi di una produzione che schiera anche Rai cinema. Peccato non poter avere, causa Covid, il verdetto del pubblico da sala.
Difetti? Ovviamente sì come in tutte le opere prime. Uno soprattutto, non si ride mai. Ma forse è una cifra molto calabrese di un regista che si carica delle malinconie del suo genius loci e le trasferisce ai suoi personaggi.
Anche Grande è un esponente di quel movimento, quasi underground, che ha trovato una sua prima visibilità radunandosi ad Africo in quel cenacolo inziale che ha messo insieme registi, scrittori e giornalisti sotto un albero istituzionale, non riuscendo però a proporre ancora un manifesto programmatico.
Eppur si muove, il nuovo cinema calabrese
Da domani, sempre su Sky cinema prima fila, debutta il film “Ostaggi”, black commedy da un pomeriggio da cani tra Cosenza e Rende, che schiera un cast scoppiettante (Gian Marco Tognazzi, Vanessa Incontrada, Francesco Pannofino, Alessandro Haber) diretto da Eleonora Ivone e che aggiunge un nuovo titolo al cinema di genere del nostro territorio.
Se domani su Sky ne potremo valutare le qualità dobbiamo dire grazie alla passione del location manager calabrese Pasquale Arnone e anche agli interlocutori di Regione ed enti locali che hanno permesso che l’operazione andasse a buon fine.
Non stiamo scrivendo di una Hollywood tra il Crati e il Menta. Si tratta di mattoni che unendosi iniziano a recuperare il molto tempo perduto di un’industria che ha stentato a posizionarsi in una terra poco incline alla programmazione di lungo periodo.
Le cronache segnalano oggi anche il primo ciak a Pizzo, poi Briatico, Scilla e Palmi del tv movie “Tutta colpa della Fata Morgana” prodotto dalla Pepito del calabrese Agostino Saccà (aveva portato “Gente di mare” in passato ma venne fatto scappare altrove) e va segnalata un’altra buona iniziativa.
Entra nella fase finale il progetto “Con la Calabria nel cuore” della Fondazione Magna Grecia che ha scelto una giuria di qualità per selezionare un cortometraggio deputato a raccontare la nostra terra (LEGGI).
Una breve panoramica a schiaffo (non sto alzando la mano, lo schiaffo è una tecnica velocissima di ripresa) su quel che gira nel quadrante calabrese.
Aspettando gli studios di Lamezia e il dispiegarsi dell’azione di Gianni Minoli.
Ma per ora guardatevi “Regina” del giovane Alessandro Grande.
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