Il procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni
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PRAIA A MARE (COSENZA) – Le amministrazioni del Tirreno tornano ad essere nel mirino della Procura di Paola. Gli “Amici in comune” secondo le indagini della Guardia di finanza sarebbero serviti ad “aggiustare” le gare a regolare i conti in una cerchia ristretta.
IL PM PIERPAOLO BRUNI
Secco il commento del procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni che ieri ha aperto la conferenza stampa: «Si tratta di un indagine che visto coinvolti diversi imprenditori, pubblici ufficiali, professionisti. Tutti protesi a realizzare una serie di condotte collusive per manipolare le procedure ad evidenza pubblica. E’ un fatto che, se accertato giudizialmente, è di particolare gravità perché, evidentemente, il buon andamento, l’imparzialità della pubblica amministrazione sono stati azzerati».
LE MISURE CAUTELARI
Come è noto, sono undici le misure cautelari emesse ieri e firmate dal Gip Rosamaria Mesiti. L’attività di indagine della Guardia di finanza è stata coordinata dallo stesso procuratore Bruni e dal sostituto Cerchiara. Due le misure cautelari restrittive ai domiciliari: il sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, 80 anni; il dirigente dell’Ufficio tecnico, Giovanni Argirò, 61 anni, responsabile della centrale unica di committenza dei comuni di Praia a Mare, Diamante e Belvedere Marittimo. Altre misure a carico di: Rosa Grisolia, responsabile dell’Area amministrazione generale, 61 anni, di Praia a Mare, sospesa per un anno dal pubblico ufficio. L’ingegnere Pasquale Lamboglia, 60 anni, di Tortora, destinatario del divieto temporaneo a contrarre con la Pubblica amministrazione per 12 mesi, così come: Stefano De Rosa, 46 anni, e Giorgio De Rosa, 50 anni, imprenditori di Praia a Mare; Domenico Rocco, 47 anni, titolare di una ditta di pullman, di Praia a Mare; Antonio Masturzio, 48 anni, di Salerno; Ernesto Lupinacci, 56 anni, di Cosenza; Nicola Gabriele, 61 anni, di Maratea; Giovanni Condicelli, 62 anni, di Sapri.
LE IPOTESI DI REATO
L’affidamento dell’appalto relativo al “Servizio trasporto scolastico per gli alunni delle scuole primaria e secondaria di primo grado con impegno di spesa di 95.017,14 euro, aggiudicato definitivamente in data 17.12.2019 a favore della società dei trasporti in bus. L’affidamento in concessione del campo sportivo “Tedesco” di Praia a Mare. Presunte condotte collusive contestate a Giovanni Argirò, in concorso con gli imprenditori Stefano e Giorgio De Rosa. Avrebbero dovuto gestire lo stadio “Mario Tedesco, il campo di calcio a 8; il campo di calcio a 5; il campo polivalente (basket e pallavolo), quello di paddle, con annessi: locali spogliatoi, servizi igienici, uffici, pronto soccorso.
La struttura è stata recentemente oggetto di un imponente lavoro di ristrutturazione ed ammodernamento finanziato attraverso l’assunzione di un mutuo con il credito sportivo per l’importo complessivo di 1.400.000 euro. Per partecipare al bando, si organizza il cambio di amministratore, per la presenza di una clausola contenuta nell’avviso esplorativo, in base alla quale non poteva partecipare chi avesse avuto debiti e/o pendenze tributarie con il Comune di Praia a Mare. Subentra la moglie di uno dei fratelli.
“Dalle conversazioni – si legge – emergerebbe come Argirò abbia posto in essere in concorso con gli imprenditori Giorgio e Stefano De Rose, da un lato evidenti condotte collusive, anticipando agli stessi la futura emissione del bando, rassicurandoli circa il futuro conseguimento del favorevole risultato, nonché, suggerendo la normativa da applicare per la partecipazione”.
Altro caso è quello della procedura negoziata riguardante i servizi tecnici relativi all’adeguamento sismico dell’edificio scolastico di via Carlo Marx. Le condotte collusive sarebbero state poste in essere da Giovanni Argirò, in concorso con il sindaco Praticò e Antonio Masturzo, quale professionista aggiudicatario della commessa pubblica. Secondo quanto emergerebbe dalle indagini, tale procedura negoziata apparirebbe viziata sin dall’origine, in quanto, già prima della relativa pubblicazione sull’albo pretorio del comune di Praia a Mare (avvenuta in data 28.11.2019), Argirò, nel corso della mattinata dell’11.09.2019, con il sindaco Praticò, avrebbe interagito, informandolo “delle modalità fraudolente con cui avrebbe intenzione di determinare a priori l’esito della procedura, facendo in modo che venga aggiudicata ad un conoscente comune ai due interlocutori, un “ingegnere di Salerno”, che Praticò evidentemente conosce”.
SOLIDARIETA’ A PRATICO’
I consiglieri comunali di Praia a Mare, Anna Maiorana, vice sindaco, Laura Depresbiteris, Carmela Filippelli, Pasquale Fortunato, Fernando Marsiglia, Angelo De Presbiteris, Roberto De Presbiteris hanno diffuso una nota nella quale: “esprimono totale solidarietà umana, politica ed amministrativa al sindaco Antonio Praticò ed ai funzionari, amministrativi e non, interessati dai provvedimenti giudiziari di cui è cronaca. Nel riportarsi alla piena fiducia nell’operato della magistratura, inquirente e giudicante manifestano la piena volontà di proseguire nel mandato amministrativo teso, come sempre, al soddisfacimento dei reali bisogni della comunità amministrata”.
L’amministrazione comunale, nella fase transitoria degli interrogatori e degli eventuali sviluppi giudiziari dell’indagine, sarà retta dalla vice sindaca, Anna Maiorana.
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