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MELFI – È fuori pericolo, dopo essere stato sottoposto a un delicatissimo intervento alla testa per la rimozione di un ematoma l’operaio vittima di un incidente sul lavoro all’interno dello stabilimento di acque minerali della Monticchio Gaudianello di Melfi, ora Norda. L’uomo – L. R. – è stato investito da un carrello che stava caricando su un camion confezioni di acqua. Solo per un caso fortuito il cinquantenne non è rimasto schiacciato dalle ruote.
L’uomo è stato subito soccorso dai suoi colleghi che hanno allertato il 118. I sanitari del “Basilicata soccorso” hanno trasportato l’operaio in eliambulanza al San Carlo di Potenza. Le sue condizioni sono apparse subito gravi. Da qui la decisione di intervenire chirurgicamente.
A denunciare l’accaduto la Uila-Uil che «è fortemente preoccupata per la scarsa attenzione che, in un periodo di eccessivo sovraccarico produttivo, si dà, in questa come in altre aziende, alla sicurezza sul lavoro nonostante tutti dicano di tenerci in maniera convinta alla messa in campo degli strumenti necessari per creare le opportune condizioni di sicurezza».
Il tema vero è che necessita che «tutte le componenti presenti nello stabilimento collaborino affinché nei lavoratori e tra i lavoratori si rafforzi, e in certi casi nasca, la cultura della sicurezza».
Ma è difficile lavorare in questa ottica «quando – si legge nella nota sindacale – la società in questione non ha provveduto neanche a formare l’Rls cosa peraltro obbligatoria. Potrebbe anche questa non essere sufficiente perché tutti gli interventi obbligatori, anche quello sulla Sicurezza, suscitano più di qualche fastidio, un po’ perché vengono vissuti unicamente come un costo dalla Direzione (in fondo, i lavoratori cui è rivolta la formazione sul tema vengono sottratti, per quanto poco, alle attività produttive), un po’ perché a questo si unisce il fatto che la formazione sulla Sicurezza in azienda si riduce troppo spesso alla visione annoiata di un pacchetto di slide che spiegano gli articoli di legge». Insomma, sarebbe più funzionale alla causa «partire dai comportamenti e dall’attenzione quotidiana da mettere in ogni reparto aziendale».
Partire dai comportamenti significa “non solo identificare quelli scorretti (che è scontato) ma il motivo per cui vengono attuati. Solo in questo modo è possibile intervenire in modo mirato, a un primo livello per aumentare la consapevolezza dei lavoratori rispetto ai comportamenti corretti da tenere sul luogo di lavoro e a un livello più ampio (ma altrettanto importante) per andare a incidere sulla mentalità e sulla cultura aziendale». Lavorare su un aumento di consapevolezza rispetto al tema sicurezza «significa infatti intervenire in profondità sulla cultura dell’organizzazione aziendale. Ecco che integrando la formazione tradizionale sulla normativa con approcci e strumenti innovativi, anche i più semplici, che vanno a incidere anche sulla qualità relazionale all’interno dei luoghi di lavoro, un percorso sulla Sicurezza (comunque obbligatorio) non rappresenta più solo un costo, ma un intervento a tutto tondo, oltre che un investimento utile a migliorare le condizioni di lavoro e la qualità della vita all’interno ed all’esterno delle aziende, ad aumentare il livello di consapevolezza comportamentale dei lavoratori e a rafforzare l’immagine delle società.
Ovvio che questo è tutto ciò che va costruito con pazienza e convinzione a partire da oggi ma in questo momento la cosa più importante è rivolgere l’augurio al lavoratore di riprendersi al più presto e di ritornare al lavoro, magari in un ambiente più attento ai problemi legati alla salute ed alla sicurezza sul posto di lavoro».
Pertanto la Uila-Uil farà «tutto quanto nelle proprie possibilità affinché la cultura della sicurezza sul lavoro si impadronisca di tutti a partire dai dirigenti aziendali per arrivare ai lavoratori».
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