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REGGIO CALABRIA – Quattro rifiuti secchi. Quattro no senza se e senza ma. Nel giro di ventiquattro ore i legali reggini che Nino Lo Giudice aveva indicato quali suoi nuovi difensori, attraverso una lettera fatta recapitare alla moglie e da quest’ultima consegnata alla Dda, hanno tutti declinato l’invito. Lorenzo Gatto, Giuseppe Nard, Giacomo Iaria e Antonio Tarsitani, che non avevano avuto nessuna notizia ufficiale da parte dell’ex collaboratore di giustizia ed avevano saputo tutto attraverso gli organi di stampa, hanno tutti rifiutato di apporre la propria firma su una eventuale nomina ufficiale da parte di Nino Lo Giudice. Troppe marcate le distanze fa l’ex collaboratore di giustizia, che ha fatto perdere le proprie tracce a giugno, ed i professionisti reggini. L’avvocato Gatto ha tenuto ha precisare di non aver accettato mai nessun incarico da parte di Nino Lo Giudice e di “non interderlo fare mai”. Gli altri tre avvocati reggini, invece, sono impegnati nei processi scaturiti dalle dichiarazioni di Lo Giudice per diversi imputati finiti dietro le sbarre dopo le rivelazioni del “nano”. Per loro si evidenzierebbe una incompatibilità precisa fra i loro incarichi attuali ed i “desiderata” di Nino Lo Giudice.
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