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Tropea, una delle mete più ricercate al sud

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OLTRE il 70% degli italiani è pronto ad andare in vacanza durante la prossima stagione estiva, secondo una ricerca realizzata da Euler Hermes (Gruppo Allianz)  in collaborazione con Format Research. Un’iniezione di fiducia che è frutto della campagna vaccinale in corso, ma anche delle parole con cui il premier, Mario Draghi, ha annunciato il lancio del Green pass che, dal 16 maggio, consentirà, a italiani e stranieri (non solo europei), di circolare liberamente sul nostro territorio.

Una boccata d’ossigeno per le principali località turistiche del Mezzogiorno. A cominciare dalla Costiera amalfitana. «Nell’estate 2020 abbiamo registrato un calo di accessi del 50% rispetto al 2019, ci aspettiamo che la prossima sia migliore. Le parole di Draghi ci fanno ben sperare» spiega al Quotidiano del Sud Andrea D’Auria, gestore dello stabilimento Reginna Major di Maiori. Anche se, fa notare, «come imprenditori balneari, oltre al Covid, abbiamo il problema del rinnovo delle concessioni» non incluso nell’ultimo decreto Proroghe. «Noi – aggiunge – in ogni caso abbiamo già iniziato a montare i lidi in vista dell’estate. Nel 2020 le misure anti contagio ci hanno creato non pochi problemi, oggi siamo decisamente più pronti». Per migliorare ulteriormente la situazione «sarebbe però importante rendere la Costiera una zona Covid free, vaccinando in massa come si sta facendo a Capri. Questo attirerebbe gli stranieri».

Più giù, sempre sulla costa tirrenica c’è Tropea, arcinota località del Vibonese che si è da poco aggiudicata l’edizione 2021 del premio “Borgo dei borghi”. «Un riconoscimento – racconta Massimo Visenton, presidente dell’associazione albergatori di Tropea (Asalt) – che ci ha fatto registrare un’impennata di richieste». Serviva dopo il magro bottino dell’ultimo anno. «Nel 2020 – riferisce – abbiamo perso completamente il periodo compreso fra aprile e giugno, mentre da luglio a ottobre abbiamo recuperato. Il calo, complessivamente, è stato del 40/45% rispetto al 2019, forse anche qualcosa in meno». In questo momento «alcune strutture ricettive hanno riaperto e contiamo di ripartire tutti entro fine maggio, all’inizio avremo soprattutto ospiti italiani, ma l’auspicio, da giugno, è quello di avere anche gli stranieri. Prima gli europei, poi, da luglio, americani, canadesi e australiani». Anche Visenton sottolinea che, per raggiungere l’obiettivo, è importante «procedere speditamente con le vaccinazioni; in Calabria stiamo recuperando terreno».

Stesso ragionamento di Marco Carra, titolare di Salento.it, frequentatissimo motore di ricerca per le vacanze in uno dei paradisi della Puglia. «Con vaccini e Green pass – dice – quest’anno speriamo di avere una percentuale più elevata di turisti esteri. L’anno scorso è stata dura. A giugno la perdita totale sul 2019 è stata dell’80%. A luglio e agosto siamo, invece, andati benissimo, recuperando anche del 150%. Ma per il 90/92% si trattava di soli italiani. A settembre, purtroppo, abbiamo dovuto affrontare una nuova chiusura». Le parole di Draghi sul turismo, commenta, «ci fanno ben sperare; ho un gruppo Whatsapp con circa 250 albergatori, quando hanno sentito l’annuncio del premier sono passati dal pessimismo all’ottimismo. Gli esercenti si stanno già organizzando per rispettare al massimo i protocolli».

Un risveglio che riguarda anche Taormina, dove «per fortuna stanno riaprendo tutte le strutture» riferisce Rosi Timeo del locale Ufficio turistico. La meravigliosa cittadina della costa orientale siciliana ha pagato un prezzo altissimo durante la pandemia. Impietosi i dati del 2020: mediamente il calo di afflusso turistico è stato del 67,42%, con il picco negativo fra aprile (un solo arrivo, uno straniero, per un crollo del 100% sul 2019) e maggio (settantacinque turisti, meno 99,82% rispetto all’anno precedente). Ma la cosa paradossale è che «il 2021 è iniziato peggio del 2020, nel quale gennaio e febbraio erano stati mesi positivi. Poi è arrivato il virus…». Ora «è importante recuperare ciò che abbiamo perso nei primi quattro mesi dell’anno. Dipende tutto dalle vaccinazioni».


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