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LAMEZIA TERME (CZ) – Pagava i dipendenti per 4-5 ore di lavoro al giorno in base ad un contratto part-time, ma li costringeva a lavorarne almeno 8-10 con l’implicita minaccia di licenziarli in caso di rifiuto. E’ l’accusa mossa dalla Procura di Lamezia Terme ad un imprenditore del settore degli autotrasporti, Ferdinando Greco, 38 anni, arrestato per estorsione dai finanzieri del Gruppo di Lamezia. Secondo l’accusa, così facendo, l’imprenditore avrebbe guadagnato 270 mila euro. L’arresto, disposto dal Gip, è giunto a conclusione di un’indagine svolta d’iniziativa dai finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme che hanno acquisito una serie di elementi indiziari sulle modalità di pagamento degli stipendi da parte dell’imprenditore. Ulteriori accertamenti hanno portato gli investigatori a concludere che lo sfruttamento dei lavoratori andava avanti almeno dal 2007. Inoltre, nonostante la ritrosia di quasi tutte le vittime nel riferire le reali condizioni lavorative per il timore di essere licenziate, i finanzieri hanno stabilito che, grazie al pagamento ridotto degli stipendi, Greco avrebbe guadagnato circa 270 mila euro. Greco era già stato arrestato dalla finanza nel novembre del 2011 nell’ambito di un’operazione anti usura e condannato, il 31 gennaio scorso, a tre anni di reclusione al termine di un processo con rito abbreviato.

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