Peppino Mazzotta testimonial della campagna della Uil #ZeroMortiSulLavoro
2 minuti per la letturaCATANZARO – «Il lavoro che manca, il lavoro che soffre, il lavoro che uccide. L’Italia, sotto stress come il resto del mondo per la pandemia da Covid-19, è costretta a fare i conti con una strage silenziosa: quella delle morti bianche».
Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Uil calabrese, Santo Biondo in relazione alla campagna avviata dal sindacato #ZeroMortiSulLavoro che vede come testimonial anche gli attori Peppino Mazzotta e Gennaro Calabrese.
«Anche in questi giorni, a cavallo fra la giornata mondiale per la sicurezza sui luoghi di lavoro ed il Primo maggio, lungo lo stivale si sono registrati numerosi casi di incidenti, purtroppo anche mortali, sui luoghi di lavoro. E la Calabria, purtroppo – prosegue Biondo – primeggia anche in questa amara statistica, facendo segnare oltre 150 morti sul lavoro, che, in queste ultime ore, è stata drammaticamente aggiornata a causa di nuovi incidenti, anche con esito mortale, che si sono registrati su tutto il territorio regionale. La Uil, per sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale su un temo troppo spesso disatteso, ha scelto di avviare la campagna #ZeroMortiSulLavoro, riassumendola in un gesto – l’ok fatto con le dita – che durante la guerra i militari americani usavano scrivere su una bandiera visibile da lontano per indicare che sul campo di battaglia non si erano registrate vittime: 0 killed appunto. La Uil ha scelto di metterci la faccia e di chiedere ai cittadini italiani di fare lo stesso e per questo ha avviato una campagna di ricerca di “ambasciatori” della campagna. A metterci la faccia, per sensibilizzare istituzioni e organi competenti a migliorare la sicurezza sul luoghi di lavoro, sono stati per primi Peppino Mazzotta e Gennaro Calabrese».
«La ricerca del benessere lavorativo – sostiene il segretario generale della Uil calabrese – deve diventare la nuova frontiera sulla quale si deve essere in grado di creare un’alleanza costruttiva che metta insieme: istituzione, sindacati, imprenditori e politica. Il percorso di crescita tecnologica deve ancorarsi a questo tema se non vuole smarrire il suo senso, vale a dire quello di rendere agevole il rapporto fra l’uomo e la macchina e aumentare i valori di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro».
Per il Segretario generale della Uil Calabria, infine, è necessario introdotte delle modifiche alla normativa esistente. «E’ molto importante – sottolinea Biondo – che la Regione Calabria dia vita – come chiesto unitariamente da Cgil, Cisl e Uil, all’interno del Dipartimento salute, alla commissione sulla prevenzione e sulla sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro».
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