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VIETRI DI POTENZA – Dalle 8.30 circa di ieri mattina, ufficialmente, sono aumentati ancora di più i disagi sul raccordo autostradale “Sicignano-Potenza”, nel tratto compreso tra Vietri di Potenza e Buccino (Sa), su entrambi i sensi di marcia. Raccordo chiuso. Anche se, da aperto, fa quasi lo stesso effetto.

 Almeno, stando allo stato (pessimo) del tratto. Ufficialmente chiuso fino a venerdì, stando alla comunicazione dell’Anas diramata nei giorni scorsi.

Ma un prolungamento non è affatto escluso, viste le condizioni meteorologiche instabili, che potrebbero causare problemi ai lavori.

Prolungamento che potrebbe avvenire anche solo ricordando i precedenti.

Poche volte è stato rispettato il termine di chiusura imposto dall’Anas (vedi i 150 giorni di divieto per i mezzi pesanti, prolungati dieci giorni fa). Da ieri mattina, fino alle 21 , centinaia di automobilisti, motociclisti, camperisti e camionisti hanno dovuto “subire” (e subiranno nei prossimi giorni) i tortuosi e a dir poco impresentabili percorsi alternativi.

Tutti coloro che, da Potenza e dall’hinterland, sono diretti a Salerno, sono obbligati ad uscire al primo svincolo vietrese, quello di Vietri-Balvano in contrada Cugni.

Dopo l’uscita ecco il primo percorso alternativo (di 7 km) per rientrare sul raccordo e procedere in direzione Buccino. Bisogna continuare in discesa, direzione Vietri, sulla Sp94 per quattro chilometri. Dopo quattro chilometri invece di procedere in direzione centro abitato, bisogna imboccare contrada San Giovanni. Una strada impresentabile, dissestata, piena di insidie.

Poi contrada San Felice e continuare per la strada comunale di San Vito per imboccare poi il raccordo in direzione Buccino allo svincolo “Vietri-San Vito”.

In totale un percorso alternativo di 7 chilometri e di 24 tra curve e semicurve. In media una ogni 300 metri. E già ieri mattina centinaia tra mezzi pesanti, pullman e auto hanno fatto questo percorso. Continueranno domani, fino a venerdì (almeno, si spera massimo venerdì).

Invece, per chi proviene da Salerno ed è diretto in Basilicata, dovrà uscire a Buccino, continuare sulla provinciale 19ter fino alla rotonda di Polla (Sa), imboccare la Isca-Pantanelle e raggiungere lo svincolo di Tito per rientrare sul raccordo in direzione Potenza.

Percorso, quest’ultimo, molto più lungo di quello in direzione Salerno. Non mancano però (i tanti) furbi, che da Buccino decidono di raggiungere il centro abitato di Vietri (creando altri problemi) per poi riprendere l’autostrada allo svincolo Vietri-Balvano. Un raccordo “malato”, con sole deviazioni, divieti, limitazioni e lavori in corso.

Lavori che hanno preso il via nel 2008, quando vennero scoperti dei problemi alle travi del viadotto “Pietrastretta”. Da quel momento, per il raccordo, non c’è stata più pace.

Lavori continui, ripristini strutturali alle travi che sembrano non voler finire mai. La carreggiata totalmente chiusa al traffico da cinque anni è quella in direzione Potenza. Mai riaperta dalla primavera del 2008.

Addirittura in un tratto, all’altezza di contrada Tusciano, la carreggiata è stata addirittura demolita. Presenti, per ora, solamente i piloni di sostegno. Tutto ciò per far capire che, anche alla fine di questi ultimi lavori, comunque quella carreggiata non sarà riaperta.

Passeranno ancora mesi. Anni. A proposito di questo tratto demolito: una tabella dei lavori installata qualche mese fa parla di un appalto già assegnato, pari ad 8,5 milioni. Chissà se prima o poi i lavori di costruzione della carreggiata inizieranno. L’odissea però, per chi procede in direzione Salerno, inizia già a Tito, dove l’Anas ha installato un impianto semaforico (senso unico alternato) da qualche giorno sul viadotto “Serrata”, a causa di lavori propedeutici. Prima bisogna “subire” il semaforo e stare fermi qualche minuto, poi continuare ed essere obbligati alla deviazione.

Una situazione, specie per chi ogni giorni percorre questo tratto, che sta diventando insostenibile. Ricordiamo che la chiusura è necessaria per completare i lavori di ripristino strutturale di tre travi del viadotto “Pietrastretta” e per consentire le successive prove di carico.

Quindi, dopo questi tortuosi e pericolosi percorsi alternativi si potrà raggiungere Salerno e Potenza. Pericolosi si: ricordiamo che il 28 marzo scorso un camionista perse la vita in una curva sulla Sp94, andando a finire in una scarpata.

 Il raccordo resta chiuso dalle 8 alle 21. Mentre negli orari di apertura vige comunque il divieto per i mezzi pesanti. La notizia positiva è solamente una: da qualche giorno sono iniziati i lavori per l’apertura della rampa di accesso a Vietri allo svincolo di San Vito sul raccordo.

Lavori fermi fino a pochi giorni fa, a quanto pare, per motivi burocratici. Almeno per questa rampa, a quanto pare, la soluzione dovrebbe risolversi in poco tempo. Ma di certo non risolve i problemi del raccordo e quelli di “Pietrastretta”, oggetto di lavori continui, ormai da cinque anni. Per automobilisti e camionisti, quello di oggi sarà solamente il secondo dei cinque giorni di disagi. Sperando che siano davvero cinque.

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