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segue dalla prima
di VINCENZO SANTOCHIRICO
 su queste pagine, ma  anche e soprattutto dell’innesco acceso in  Basilicata. Merito anche tuo, con il tuo bell’editoriale, che meriterà qualche considerazione e approfondimento  in una prosssima occasione, e l’ospitalità data ad altri interventi, a  cominciare da quello, brillante e provocatorio, di Cappelli. Spero possa  pubblicare anche altri, come quello di Antonio Calbi, che ha il merito di  averci aperto uno spazio prezioso in una prestigiosa rassegna culturale. Spero di offrirtene uno piu organico anch’io, se riuscirò a tradurre in un  testo comprensibile i molti appunti che avevo annotato per la mia introduzione  milanese, poi  condensata in 5 minuti, ma il cui messaggio è stato pienamente  colto dal tuo giornale: la Basilicata, ancora avvertita come misteriosa e  segreta, ha bisogno di essere scoperta e perciò narrata, con una  rappresentazione che non può essere più quella di Levi. A Milano voci diverse e  distinte, senza alcun preventivo confronto, tendenzialmente convergevano in  questa direzione. Ho aggiunto che la la cultura, oltre ad essere un bene in se’, e’ necessaria  per favorire una nuova sintesi fra passato e futuro, tradizione e innovazione,  memoria e avvenire. È perciò accompagnare uno sviluppo che sempre più sarà  ancorato alla valorizzazione di beni del territorio e della società lucani.  La politica lucana ne è convinta e ha adottato una strategia coerente con  questa impostazione? Penso di  No. Ma ciò mi persuade ancora più che bisogna  insistere e alimentare la spinta in tal senso. Se avessi qualche responsabilità in più, metterei al primo posto la cultura ,  assieme all’ambiente. Per intanto, visto il successo “Viaggio in Basilicata” alla Milanesiana,  lancio una proposta al Comitato di Matera 2019: quel format costituisca il  palinsesto della puntata materana di settembre di Materadio, arricchendo  ovviamente la miscellanea sperimentata a Milano, aggiungendo agli splendidi  protagonisti della puntata ambrosiana altri artisti lucani come, ad esempio,  Papaleo, Perocelli, Ulderico Pesce, Mango, Filazzola e altri che animano la  scena culturale lucana anche, e soprattuto, oltre i suoi confini. Sarebbe un modo per arricchire di voci e senso il nuovo racconto di cui  avvertiamo il bisogno. 

Cara Direttrice,  “Viaggio in Basilicata” alla Milanesiana 2013  ha già raggiunto buoni  traguardi.  Non parlo solo del successo a Milano, già testimoniato Su queste pagine, ma  anche e soprattutto dell’innesco acceso in  Basilicata. Merito anche tuo, con il tuo bell’editoriale, che meriterà qualche considerazione e approfondimento  in una prosssima occasione, e l’ospitalità data ad altri interventi, a  cominciare da quello, brillante e provocatorio, di Cappelli. 

Spero possa  pubblicare anche altri, come quello di Antonio Calbi, che ha il merito di  averci aperto uno spazio prezioso in una prestigiosa rassegna culturale. Spero di offrirtene uno piu organico anch’io, se riuscirò a tradurre in un  testo comprensibile i molti appunti che avevo annotato per la mia introduzione  milanese, poi  condensata in 5 minuti, ma il cui messaggio è stato pienamente  colto dal tuo giornale: la Basilicata, ancora avvertita come misteriosa e  segreta, ha bisogno di essere scoperta e perciò narrata, con una  rappresentazione che non può essere più quella di Levi. 

A Milano voci diverse e  distinte, senza alcun preventivo confronto, tendenzialmente convergevano in  questa direzione. Ho aggiunto che la la cultura, oltre ad essere un bene in se’, e’ necessaria  per favorire una nuova sintesi fra passato e futuro, tradizione e innovazione,  memoria e avvenire. È perciò accompagnare uno sviluppo che sempre più sarà  ancorato alla valorizzazione di beni del territorio e della società lucani.  

La politica lucana ne è convinta e ha adottato una strategia coerente con  questa impostazione? Penso di  No. Ma ciò mi persuade ancora più che bisogna  insistere e alimentare la spinta in tal senso. 

Se avessi qualche responsabilità in più, metterei al primo posto la cultura ,  assieme all’ambiente. Per intanto, visto il successo “Viaggio in Basilicata” alla Milanesiana,  lancio una proposta al Comitato di Matera 2019: quel format costituisca il  palinsesto della puntata materana di settembre di Materadio, arricchendo  ovviamente la miscellanea sperimentata a Milano, aggiungendo agli splendidi  protagonisti della puntata ambrosiana altri artisti lucani come, ad esempio,  Papaleo, Perocelli, Ulderico Pesce, Mango, Filazzola e altri che animano la  scena culturale lucana anche, e soprattuto, oltre i suoi confini. Sarebbe un modo per arricchire di voci e senso il nuovo racconto di cui  avvertiamo il bisogno. 

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