X
<
>

Share
4 minuti per la lettura

MATERA – Una festa dai grandi numeri. “Impossibile quantificarli ma direi certamente dei numeri da record” spiega al “Quotidiano” il sindaco di Matera Salvatore Adduce mentre il presidente del Comitato Francesco Loperfido esalta “la tranquillità e la calma nella quale l’evento si è compiuto senza motivi di particolare preoccupazione o agitazione anche nelle fasi finali che sono di solito le più concitate”. Il presidente del Comitato è soddisfatto e non si sbilancia sul futuro che vede il suo triennio concludersi nell’organizzazione della festa: “poi ci penseremo a quello che accadrà, lo deciderà il,vescovo. Ora pensiamo a impegnarci al massimo per sant’Eustachio in modo da concludere il nostro compito”.

Un cenno all’ultimo tratto del Carro non manca “gli oggetti facilmente amovibili sono stati una scelta che ha dato i suoi frutti anche visibili e comunque c’è stata anche una certa intelligenza dei ragazzi che sono saliti sul Carro che non si sono contesi i pezzi e li hanno tenuti integri o quasi. Poi magari qualche piccolo restauro che permetterà anche a artigiani di lavorare potrebbe esserci, eccome”.

Il presidente del Comitato guarda avanti e conferma “come avete segnalato sul Quotidiano adesso dobbiamo essere proiettati da subito verso la prossima edizione, mancano 364 giorni al 2014. Noi quest’anno ci aspettavamo molta gente, la pubblicità ha funzionato, i media hanno fatto un grande lavoro così come la televisione che ha seguito la festa in ogni momento. La festa si è confermato una festa religiosa, smorzando i toni di pericolo che pure vi potevano essere. Vi è l’aspetto folkloristico dello sfascio ma nell’ambito di un evento di grande religiosità. E la presenza dei Sassi nel presepe a Roma e il carro della bruna hanno contribuito enormemente a questo tipo di risultato”.

Uno solo l’inconveniente seppur serio con un ferito alle gambe che si è fatto male nell’assalto finale. “Purtroppo si tratta di un evento imprevedibile nella sua dinamica, bisognerebbe limitare il numero degli assaltatori. Noi avevamo già abbassato il Carro evitando pericoli sulle ruote posteriori e adeguando telaio e quelle anteriori in modo da ridurre eventi e rischi. Io stesso mi sono subito preoccupato di verificare le condizioni di questo ragazzo che è stato soccorso non appena vi è stata la,possibilità fisica di intervenire. Le transenne? In questo caso direi che non sono il problema nulla perchè il ragazzo era già all’interno del recinto. Certo, dispiace ma a dimostrazione della calma che c’è stata questo credo sia stato l’unico episodio”.

Quindi una battuta sul Carro di Andrea Sansone, forse, il primo di una serie. “Con Sansone ma anche prima con i Daddiego è stata aperta una scuola nuova con dei gruppi che si cimentano nella elaborazione del carro. Un nuovo ciclo assolutamente da non disperdere”.

Altro momento caldo sono state le proteste per i fuochi a serra venerdì durante la processione dei pastori. “Io ho parlato direttamente con questi ragazzi che hanno espresso la loro idea in maniera molto civile. Spero di organizzare al più presto un incontro di alcuni di loro con le autorità di pubblica sicurezza in modo da conoscere le norme nel dettaglio e comprendere in quali limiti ci si muove. Se si poteva fare di più? Inizialmente era previsto solo San Pio X poi con uno sforzo generale siamo riusciti ad individuare altri tre o quattro punti”.

Non può mancare poi un riferimento ai Cavalieri agitati negli ultimi giorni e decisi ad una protesta sino a poche ore prima della festa. “Io credo che sia emersa l’idea che una protesta sarebbe stata contro chi vive la festa e non contro chi ha vietato. Io mi auguro che i Cavalieri riescano sempre di più a vivere tutto l’anno e non solo alla Bruna con una serie di iniziative che potrebbero insegnare la cultura equestre”.

Infine una battuta su cosa serve alala festa cioè “più servizi perchè si vedono immagini e foto di sporcizia e rifiuti che non rendono onore alla festa e che richiedono soprattutto un generale e migliore sforzo civico da parte di tutti e dopo la festa”.

Loperfido con la mente sembra già proiettato verso il prossimo anno anche se per un nuovo incarico e un secondo triennio si mandato bisognerà aspettare le decisioni che verranno.

Dal canto suo il sindaco Adduce ha sottolineato la straordinarietà della partecipazione, i numeri da record: “è stato un tripudio di presenze, mi ha impressionato in particolare la piazza gremita alla processione del mattino, sembrava la sera per la,gente che c’era. E’ stata”, ha aggiunto il primo cittadino una partecipazione di grande livello, degna della civiltà della città. La vetrina nazionale? Mi sembra che stiamo infrangendo anche quella cortina, probabilmente non arriveremo ai livelli del Palio ma prendiamo quota in modo molto significativo”. Il sindaco ha sottolineato la soddisfazione generale per l’andamento della festa, ha evidenziato il ricordo di Romeo Sarra fatto dall’arcivescovo Ligorio e ha ragionato sulla neceseità che “si difendano forme di devozione popolare come gli spari durante la processione dei pastori di cui in tanti mi hanno chiesto e che costituiscono abitudini radicate”.

p.quarto@luedi.it

 

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE