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Caccia, il consigliere regionale leghista Attilio Pierro ha inviato una lettera all’assessore al ramo Nicola Caputo per richiedere «la reintroduzione della pre-apertura a tutela della passione e delle aspettative di oltre 43mila appassionati campani».
«Come noto, – si legge nel documento a firma di Pierro, Zinzi e Nappi – la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 recante: <> disciplina l’esercizio della caccia, dando facoltà alle Regioni di autorizzare un periodo di pre-apertura rispetto alla consueta data d’inizio, che coincide con la terza domenica di settembre.
Tale “finestra” è tipicamente finalizzata alla caccia ad alcune specie migratorie che, durante il
tragitto verso sud, diventano poi, comunque, oggetto di attenzione da parte dei cacciatori di
altre Regioni, ma è soprattutto diventata una giornata tradizionalmente di festa, attesa con
ansia dagli appassionati di questa attività».
«Quest’anno, diversamente dal solito, – spiega Pierro, eletto in provincia di Salerno, e componente della Commissione Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Campania – la bozza di calendario regionale 2021-2022 trasmessa al Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale (CTFVR), secondo la dichiarata volontà della Regione Campania, non conterrebbe alcuna deroga. La riteniamo una novità apparentemente immotivata, – incalza l’esponente della Lega – che costituirebbe l’ennesima beffa
per i cacciatori, che svolgendo un’attività all’aria aperta hanno pagato i danni del lockdown ben
più di altre categorie, e che pertanto richiede un urgente ripensamento da parte Sua.
Richiedo dunque, in un documento firmato con il consigliere Gianpiero Zinzi e Severino Nappi di reintrodurre le consuete giornate di pre-apertura nel calendario venatorio 2021-2022».
Tale richiesta, «di pari passo con l’abbassamento della tassa regionale per l’attività venatoria sulla quale – aggiunge Pierro – mi sono fatto promotore con altri consiglieri di centrodestra, andrebbe incontro proprio alle sollecitazioni di alcune associazioni venatorie e degli oltre 40.000 cacciatori campani».
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