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COSENZA – Gli elementi ci sono tutti, ossia i fori praticati alla parete del bagno e la scala poggiata sul muro divisorio. Il sospetto è che l’abbiano salita dei guardoni, pronti a spiare donne, uomini e bambini mentre facevano i loro bisogni. Sarebbe accaduto al “Parco Robinson” di Rende, uno dei polmoni verdi dell’area urbana cosentina. Ieri il parco è stato “visitato” dai carabinieri, che hanno portato in caserma due anziani, Enrico Forconi, 70 anni, e Carlo Conforti, di 53, che come si è appreso in seguito avrebbero spiato un ignaro 15enne.
Uno dei due pare sia in possesso delle chiavi del vecchio e poco curato magazzino, attiguo al bagno in questione. A seguito del sopralluogo i militari dell’Arma, agli ordini del capitano Miele, hanno trovato la scala appoggiata al muro, che separa il magazzino dal bagno. Sono saliti e hanno guardato in basso, notando i due fori, praticati proprio sulla parete del bagno, in stile turco (senza la tazza cioè), ai lati dello scarico. Spiando si poteva vedere tutto e nei minimi particolari. L’ipotesi, ovviamente tutta da accertare, è che delle persone salivano su quella scala ogni volta che vedevano le persone recarsi in bagno. Spiegazioni a tal proposito sono state ieri chieste ai due anziani che dopo l’interrogatorio, considerata l’aggravante di aver commesso il fatto in luoghi frequentati da minori, sono stati arrestati per atti osceni in luogo aperto al pubblico. Gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Cosenza su disposizione della procura. All’interno del magazzino i carabinieri hanno trovato pure delle spugne, forse utilizzate per tappare, nei momenti “morti”, i due buchi.
Qualcuno, però, in questi giorni, guardando con attenzione in alto, li ha notati, accorgendosi forse di essere spiato. Da qui la richiesta di intervento dei carabinieri, chiamati ad accertare se davvero al “Parco Robinson” ci sono dei guardoni, pronti a salire quella scala per vedere donne e uomini spogliarsi e fare i loro bisogni in precario equilibrio.
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