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VIBO VALENTIA – Il caldo e la prospettiva di un bagno refrigerante nel mare gli hanno teso una trappola mortale. A Vibo Marina la tragedia di un giovane si è consumata in una giornata in cui si sono superati i 40 gradi, in questa prima ondata di temperature estive del 2013. E tra l’indifferenza di molti, che hanno continuato a giocare a pallone in spiaggia e a fare il bagno a mare mentre la salma era sulla riva.
La vittima aveva appena 19 anni ed era originario del Marocco. Si chiamava Abdul Abderham. Per trovare ristoro dalla calura ha pensato di tuffarsi nelle acque invitanti. Ma probabilmente non aveva ancora digerito il pasto e questa circostanza gli è stata fatale. Quello che è stato possibile ricostruire finora è che il ragazzo ha avvertito un malore ed è andato a fondo. Il suo corpo è poi tornato a galla ed è stato notato dai bagnanti che hanno dato l’allarme. Quando lo hanno ripescato per lui non c’era più nulla da fare: è morto annegato.
Ad alcuni dei presenti, però, la vicenda non interessava. Tanto che hanno continuato nelle loro attività da villeggianti fin quando qualcuno ha invitato a smettere, come forma di rispetto per quella giovane vita spezzata.
Redazione web
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