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REGGIO CALABRIA – Ufficialmente coltivavano bergamotto, ma tra le piante dell’agrume tipico calabrese nascondevano in realtà una coltivazione di droga. I carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno arrestato due giovani sorpresi su un terreno, in contrada Vadicamo del Comune di Condofuri, mentre curavano la loro coltura “camuffata”. Gli arrestati sono M.B., studente 23enne di Bova Marina, e S.S. 32enne biologo disoccupato di San Luca. Singolare è stato il ritrovamento, nel corso della perquisizione domiciliare a carico del biologo, di un manuale per la coltivazione di marijuana.
La piantagione era composta da 201 piante dall’altezza variabile dai 50 ai 180 centimetri, di due varietà diverse. Lo studente e il biologo erano in un fondo privato, recintato e ben curato, con annesse abitazione ed un rustico. La piantagione era innaffiata da un sistema di irrigazione intercambiabile di tipo professionale a goccia. Sul posto è stato rinvenuto anche un piantatore, forse utilizzato per il trapianto delle piante di cannabis ed altri utensili per l’agricoltura, tra cui anche l’utilissimo concime”‘sangue di bue”, particolarmente indicato per la crescita di tale tipologia di piantagioni. I due giovani sono accusati di «produzione, traffico e detenzione illegale di sostanze stupefacenti o psicotrope». Ora sono ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.
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