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Droga - immagine generica

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POTENZA – Avrebbero spacciato droghe leggere e pesanti tra Brienza, Sant’Angelo Le Fratte, Marsicovetere.
Sono queste le accuse per cui nei giorni scorsi il pm di Potenza, Sarah Masecchia, ha notificato un avviso di chiusura delle indagini nei confronti di 23 persone, tra i 53 e i 24 anni.

Le indagini hanno preso di mira una serie di episodi di cessione di stupefacenti tra la primavera e l’inverno del 2019.
In alcuni casi, dal momento che monitoravano le conversazioni telefoniche degli indagati, gli investigatori sono anche intervenuti per riscontrare le presunte compravendite di droga, sequestrando le dosi smerciate.

A giugno del 2019, per esempio, un 24enne originario della Nigeria e attualmente dimorato a Brienza, Justice Chukwuka, è stato trovato con quasi 10 grammi di eroina, da cui sarebbe stato possibile ricavate «116 dosi medie singole».
A gennaio del 2020, invece, è stato il salernitano Domenico Marigliano a farsi scoprire con poco meno di 5 grammi di cocaina, da cui sarebbe stato possibile ricavare «20 dosi medie singole».

Tra i presunti spacciatori più prolifici gli investigatori hanno individuato un 32enne di Brienza, Cristian Rocco Sabbatella, a cui vengono contestati 28 distinti episodi di cessione di droghe varie. Tre di questi, però, risultano aggravati in quanto «finalizzati» a ottenere prestazioni sessuali, «approfittando dello stato di bisogno dell’acquirente tossicodipendente». Prestazioni documentate nei supporti con le registrazioni delle microspie piazzate nella sua auto.

Altro presunto spacciatore particolarmente prolifico, poi, sarebbe stato un 42enne, Mario Lopardo (sempre di Brienza), a cui vengono contestati 13 distinti episodi di cessione di piccole dosi di eroina e cocaina. Mentre a carico del 31enne Cataldo Altavista sono 10 gli episodi di cessione ricostuiti tra settembre del 2019 e gennaio del 2020, uno dei quali particolarmente grave perché l’acquirente sarebbe stato un minorenne.

I 23 indagati sono stati avvertiti della loro facoltà di presentare memorie difensive di chiedere di essere sentiti dal pm titolare del fascicolo. Scaduti i termini di legge, quindi, sarà la procura a dover decidere se archiviare le accuse o formalizzare una richiesta di rinvio a giudizio.

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