Lo chef Manfredi Bosco in cucina
3 minuti per la letturaHa lavorato in diversi ristoranti prima di approdare al “Più trentanove”: «Mi fa piacere che attraverso il mio lavoro si possa far conoscere un territorio così bello con i suoi prodotti e sapori»
NELLA cucina del ristorante “Più Trentanove” di Madrid si respirano i profumi della Calabria. Tra i fornelli le materie prime, che arrivano direttamente dai luoghi di origine, vengono lavorate dalle mani esperte di Manfredi Bosco. Lo chef cosentino, 38 anni, da qualche mese è alla guida della cucina del ristorante con un menu dedicato alla Calabria, accanto ai classici della tradizione italiana.
Il ristorante è stato aperto nella capitale spagnola da una coppia amante della buona cucina, lui argentino e lei calabrese.
Raggiungiamo lo chef Bosco mentre sta preparando un piatto per la cena, un raviolo con spinaci e gamberi su crema di finocchi. A lui è affidata anche la preparazione dei piatti tipici della cucina cosentina. Una vera novità per gli spagnoli. Ed ecco che dalle cucine escono le polpette alle melanzane, la pasta e patate alla tiella, i fusilli con ‘nduja e ricotta salata, le alici in tortiera e pare proprio che i madrileni stiano apprezzando i sapori della Calabria, di una terra per loro poco conosciuta.
Manfredi Bosco, arrivato da un anno in Spagna, ci racconta della sua vita, di questa grande avventura tra i fornelli che in pochi anni lo ha portato da Carluccio a Londra alle dipendenze dello chef Sergio Mei nel prestigioso Four Season Hotel di Milano. «È nella città meneghina – dice – che ho affinato la mia tecnica. Poi mi sono trasferito in un’altra realtà di lusso, il Capri Palace Hotel, dove mi sono specializzato nella preparazione di salse e secondi di carne, per poi fare le valigie alla volta di Roma: prima ai Parioli nel ristorante “Ai Piani” dove mi sono dedicato al pesce e poi presso “L’altro Mastai” dove ha trovato il giusto sfogo la mia passione per i risotti».
La sua famiglia ha fondato l’azienda di liquori Bosco e in Calabria Manfredi è tornato spesso occupandosi dell’azienda e aprendo anche un ristorante proprio a Cosenza “L’Osteria del Carbonaro”. «Come produttore di liquori ho respirato in casa l’odore dell’anice e della liquirizia, degli infusi che da generazioni la famiglia Bosco utilizzava per la preparazione dei loro famosi prodotti. Un’azienda di 150 anni, con prodotti come l’anice Bosco, famosa in Canada già negli anni 50».
Ma il primo amore di Manfredi resta la ristorazione a cui ormai si dedica a tempo pieno. «Ho tenuto anche – ci dice – dei corsi di cucina e ho organizzato delle serate evento, “A cena con Manfredi”, itineranti nella cittá di Cosenza e Roma». Anche lo chef Bosco si è lasciato conquistare dalla televisione e ha curato una rubrica per il programma di Davide Mengacci “Ricette all’italiana”. Prima di arrivare a Madrid ha avuto anche una esperienza in Sardegna al Forte Village dove ha lavorato a fianco di Carlo Cracco. Ora l’esperienza in Spagna dove ha partecipato come chef a diversi eventi per la promozione della cucina italiana e ha anche vinto il primo premio del Concorso di cucina creativa Madrid fusion – unico italiano tra chef spagnoli. «Sono orgoglioso di aver raggiunto il primato di portare la cucina calabrese in Spagna – conclude Manfredi – mi fa piacere che attraverso il mio lavoro si possa far conoscere un territorio così bello con i suoi prodotti e sapori. Spero di poter presto portare gli spagnoli in Calabria invitandoli a qualche evento culinario che sia la scusa per scoprire il nostro territorio».
E chi avrà modo di andare in Spagna potrà gustare i piatti dello chef con i sapori della Calabria, un vero progetto gastronomico che si avvale di prodotti direttamente importanti dal ristorante attraverso un’accurata selezione delle aziende. E Manfredi Bosco ha l’obiettivo di promuovere la scoperta delle tradizioni culinarie regionali e tutelare la vera cucina italiana spesso “mal comunicata” all’estero.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA