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E’ STATO denunciato per procurato allarme l’uomo fermato questa mattina per il falso allarme bomba al Palazzo di Giustizia di Firenze. Si tratta di un cinquantaquattrenne originario di Reggio Calabria. Le forze dell’ordine lo hanno trovato nel corso delle operazioni di bonifica, inginocchiato dietro a uno dei gabbiotti usati dagli addetti alla sicurezza. Stringeva in mano un cellulare e diceva di essere inseguito.
L’uomo, che ha esercitato in passato la professione di avvocato a Messina, ha precedenti per procurato allarme e per droga. Nel luglio 2012 è stato arrestato su richiesta della Dda di Reggio Calabria per traffico di sostanze stupefacenti. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, questa mattina, dopo aver effettuato la telefonata al centralino del Palazzo di Giustizia con cui annunciava la presenza di una bomba che sarebbe esplosa alle 12, ha chiamato il 113 chiedendo aiuto e dicendo di essere inseguito. Non è escluso che l’uomo, convinto che una persona lo stesse pedinando, abbia finto un allarme bomba per farla allontanare. Quando le forze dell’ordine lo hanno trovato, ha tentato di giustificare la sua presenza nella struttura evacuata dicendo che stava aspettando una persona.
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