Alunni in classe
3 minuti per la letturaPOTENZA – Restrizioni anticontagio da “zona rossa” eliminate a Episcopia (come già fatto in precedenza a Forenza), estese a Palazzo San Gervasio, e confermate a Picerno, Teana e Pomarico, dove erano già state imposte tra il 27 marzo e venerdì 2 aprile. Mentre a Melfi, quarto centro della regione per numero di abitanti, la decisione su un’eventuale ulteriore stretta arriverà «nei prossimi 2/3 giorni».
E’ quanto deciso, ieri, dal governatore Vito Bardi, all’indomani della fine della “zona rossa” imposta a livello nazionale per le festività pasquali, e alla vigilia della ripartenza, oggi, della didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado. Un’altra decisione assunta dal governo, nei giorni scorsi, con l’intenzione dichiarata di limitare l’ampia autonomia in materia esibita dalle regioni dall’inizio della crisi sanitaria.
In un’apposita ordinanza emergenziale il governatore ha disposto come «precauzione» l’impiego di autobus a noleggio per garantire il rispetto del coefficiente massimo di riempimento del 50% per le linee del trasporto scolastico. Quindi, in una nota diffusa in tarda mattinata, dalla Regione hanno ricordato quanto prescritto dall’ultimo decreto del governo Draghi ai territori sottoposti alle restrizioni anticontagio di livello base-arancione come la Basilicata (unica regione non rossa del Mezzogiorno continentale grazie a una serie di fattori demografici e di “sistema”, ndr). Vale a dire: la didattica in presenza al 100% «fino alla terza media»; e «ad almeno il 50%, e fino a un massimo del 75%, per cento alle superiori».
Da via Verrastro hanno sottolineato che «l’unica discrezionalità riconosciuta» era la possibilità «di chiudere e convertire in didattica a distanza le attività delle classi dalla seconda media in poi in quei territori che dovessero rivelare un livello di contagio superiore ai 250 positivi per 100 mila abitanti in una settimana».
In Basilicata, pertanto, si andrà avanti con la didattica a distanza dalla seconda media in poi solo nei 4 comuni appena dichiarati “zona rossa” (Palazzo, Picerno, Teana e Pomarico), ed eventualmente, a stretto giro, a Melfi.
Contattato dal Quotidiano del Sud, tuttavia, il sindaco della cittadina federiciana, Livio Valvano, ha espresso sorpresa per la “sorveglianza speciale” imposta sul suo comune, e ha liquidato l’allarme come la conseguenza del focolaio scoperto all’interno del carcere di massima sicurezza. Una situazione che – per definizione – dovrebbe essere contenuta all’interno delle mura dell’istituto e di fatto non ha portato all’individuazione di ulteriori focolai nel centro abitato.
Sulla riapertura delle scuole ieri è intervenuto con una breve dichiarazione anche il governatore in persona, parlando di un segnale di ripartenza».
«In Basilicata – ha proseguito Bardi – a breve vaccineremo tutto il personale scolastico: abbiamo già per tale categoria prioritaria tra le migliori percentuali di vaccinazione d’Italia, nonostante la penuria di vaccini. Abbiamo puntato tutto su over 80, fragili (…), scuole e forze dell’ordine per poter riaprire quanto prima la nostra Regione. In caso di focolai, che ovviamente speriamo di non avere, sapremo adottare tutte le misure più tempestive».
Sul fronte più caldo del contrasto alla pandemia, infatti, resta a livelli record il dato dell’occupazione dei posti letto in area non critica da parte di pazienti covid 19 negli ospedali lucani: con 187 ricoverati contro il picco di 194 registrato il 1 aprile. Anche se di questi 187 solo 13 hanno avuto bisogno del ricorso alle cure più invasive della terapia intensiva (5 al San Carlo di Potenza e 8) al Madonna delle Grazie di Matera.
Quanto all’andamento dei contagi, l’ultimo bollettino epidemiologico diffuso da via Verrastro sconta il numero ridotto di tamponi (356) processati nella giornata di Pasquetta, che hanno permesso l’individuazione di appena 21 nuovi casi.
Da registrare, inoltre, c’è il decesso di ben 7 persone (1 a Bernalda, 1 a Grottole, 4 a Matera e 1 a Ruoti), sebbene 5 di questi siano risalenti a sabato e domenica. Numeri che portano la conta complessiva delle vittime lucane a quota 447.
Con 14 guarigioni di giornata, quindi, il numero dei lucani attualmente positivi è rimasto fermo a 4.666.
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