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È stato firmato il verbale di intesa sulla rimodulazione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013: il documento è stato sottoscritto da Regione Basilicata, sindacati e associazioni dei datori di lavoro che fanno parte della cosiddetta «cabina di regia».   

Il verbale prevede di «indirizzare risorse cospicue e ambiti larghi di programmazione ai quattro settori ritenuti strategici (energia, agroindustria, automotive e turismo) e di destinare le risorse eventualmente rimanenti sulle voci ricerca e sviluppo e contratti di sviluppo a regia regionale». Le parti hanno anche deciso di avviare una «rimodulazione dei Fas, ma senza condividerne i contenuti che sono stati, invece, oggetto del verbale sottoscritto oggi».  

La «cabina di regia», inoltre, ha stabilito che «gli interventi sul settore della ricerca e sviluppo, precedentemente elencati nella deliberazione Cipe, non sono stati ancora oggetto di aggiornamento e che pertanto la loro individuazione, in termini di destinazione delle risorse e di priorità delle azioni da porre in essere, richiederà un ulteriore confronto in seno alla cabina di regia.   

Durante la riunione si è parlato anche delle «soluzioni da porre in essere per affrontare i pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese, alla luce del Patto di stabilità interno e delle novità introdotte dal cosiddetto decreto sblocca crediti, e in attesa dell’eventuale accoglimento delle richieste della Regione che prevedono, tra l’altro, la possibilità di utilizzare fuori dai tetti di spesa anche le royalty rivenienti dall’attività estrattiva. La Regione ha confermato che «non vi sono problemi di risorse ma di tettò, che per il 2013 è pari a 543 milioni di euro».   «Nell’attuale quadro di difficoltà finanziaria è errato – ha detto il vicepresidente della giunta, Marcello Pittella – puntare solo alle economie ma la gestione delle risorse diventa un punto fondamentale per il sostegno dello sviluppo. 

Per questo sono particolarmente importanti sia la velocità di azione, anche nei pagamenti ai fornitori, sia, e forse soprattutto, la condivisione delle scelte. Aver selezionato con sindacati e associazioni datoriali degli obiettivi ci dà una doppia possibilità di successo perchè, quando ci sono più esperienze a confronto – ha concluso – è facile fare progetti migliori ma anche perchè quando tutti sentono proprie le iniziative c’è più determinazione nel sostenerle». 

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