Il dottor Stranamore non dorme mai
4 minuti per la letturaIl dottor Stranamore non dorme mai. Cosa ci aspettiamo noi europei da Biden, ieri presente al vertice Ue? Che ci dia dei vaccini. Ma dagli Usa arriveranno forse più missili che sieri. E magari anche sanzioni per il gasdotto con la Russia.
Lo ha rivelato l’11 marzo, una delle massime autorità militari Usa, il generale James C. McConville, capo di stato maggiore dell’esercito.
A un incontro di esperti alla George Washington School of Media and Public Affairs, il generale McConville ha affermato che lo US Army si sta preparando a installare nuovi missili in Europa diretti contro la Russia. Non solo. Ha rivelato che saranno missili ipersonici, un nuovo sistema d’arma di estrema sofisticazione destinata a creare una situazione ad alto rischio, analoga se non peggiore di quella in cui si trovava l’Europa durante la guerra fredda nel confronto nucleare tra Stati uniti e Unione sovietica.
I missili ipersonici – con velocità superiore a 5 volte quella del suono (Mach 5), ossia più di 6.000 km/h – sono un nuovo sistema d’arma con capacità di attacco nucleare superiore a quella dei missili balistici. Mentre questi seguono una traiettoria ad arco per la maggior parte al di sopra dell’atmosfera, i missili ipersonici seguono invece una traiettoria a bassa altitudine nell’atmosfera direttamente verso l’obiettivo, che raggiungono in minor tempo penetrando le difese nemiche.
Nel suo intervento alla George Washington School of Media and Public Affairs, il generale McConville ha specificato gli americani stanno preparando una “task force” dotata di “capacità di fuoco di precisione a lungo raggio che può arrivare ovunque, composta da missili ipersonici, missili a medio raggio, missili per attacchi di precisione” e che “questi sistemi sono in grado di penetrare lo spazio dello sbarramento anti-aereo” Il generale precisa una di queste task force verrà schierata in Europa e due nel Pacifico, dirette evidentemente contro la Cina.
Il capo di maggiore e l’Agenzia di ricerca del Pentagono informano dunque che tra non molto gli Stati uniti schiereranno in Europa (la prima base forese in Polonia o Romania) missili ipersonici armati di testate nucleari e convenzionali. I missili ipersonici nucleari a raggio intermedio installati su “piattaforme terrestri mobili”, ossia su speciali veicoli, potranno essere rapidamente dispiegati nei paesi Nato più vicini alla Russia (ad esempio le repubbliche baltiche). Avendo già oggi la capacità di volare a circa 10mila km/h, i missili ipersonici saranno in grado di raggiungere Mosca in circa 5 minuti.
Anche la Russia – ecco l’elemento assai preoccupante – sta realizzando missili ipersonici a raggio intermedio ma, lanciandoli dal proprio territorio, non può colpire Washington. I missili ipersonici russi potranno però raggiungere in pochi minuti le basi Usa, anzitutto quelle nucleari come Ghedi e Aviano e altri obiettivi in Europa. La Russia, come gli Stati Uniti e altri, sta schierando nuovi missili intercontinentali: l’Avangard è un veicolo ipersonico con raggio di 11mila km e armato di più testate nucleari che. Missili ipersonici li sta realizzando anche la Cina. Poiché i missili ipersonici sono guidati dai sistemi satellitari il confronto si svolge sempre più nello spazio: ed è per questo scopo che è stata creata nel 2019 dall’amministrazione di Donald Trump il sesto settore militare statunitense, l’Armata dello Spazio.
Ma la cosa ancora più preoccupante è che questa corsa al riarmo viene sempre più affidata all’intelligenza artificiale che deve decidere il lancio dei missili nucleari in pochi secondi o frazioni di secondo.
Aumenta quindi la possibilità di una guerra nucleare per errore, rischiata più volte durante la guerra fredda. Il prossimo “Dottor Stranamore” potrebbe essere dunque un supercomputer impazzito.
Insomma la campagna di vaccinazione di massa in Europa e in Italia (dove è affidata a un generale) langue e dagli Usa, mentre aspettiamo da loro un soccorso sui sieri, arrivano i missili. E come se non bastasse all’ultimo vertice Nato di qualche giorno fa il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha ribadito la posizione contraria degli Stati Uniti al progetto di gasdotto Nord Stream 2, tra Russia e Germania, minacciando “sanzioni alle aziende che partecipano ai lavori di completamento del gasdotto” per altro già finito al 90 per cento. In poche parole magari gli Usa ci manderanno qualche dose di vaccino per tenerci in vita ma come e con chi accendere il gas ed eventualmente morire sotto un missile lo decidono loro. As usual.
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