Dal 1 aprile le aree blu potrebbero diventare temporaneamente aree libere senza più obbligo
3 minuti per la letturaMATERA – E’ in bilico il destino di 15 lavoratori che si occupano dei servizi di sosta a pagamento della città di Matera. La proroga del contratto tra il gestore, Sisas e il Comune scade il 31 marzo e il rischio è che in attesa dell’espletamento delle procedure del bando i lavoratori rimangano senza una prospettiva concreta. E’ questo il timore sollevato al momento dalla Filcams Cgil la cui segretaria Marcella Conese ha chiesto insieme ad Emanuela Sardone della Fisascat Cisl un incontro al prefetto con tutte le parti coinvolte per cercare di arrivare ad una soluzione che “garantisca la conservazione dell’occupazione, il rispetto delle regole e la prosecuzione di un servizio pubblico”.
Negli ultimi mesi il rapporto tra Sisas e Comune è stato all’insegna di una sorta di braccio di ferro e di un ricorso al Tar di Sisas poi rigettato per difetto di giurisdizione. Al centro del contendere la sospensione della proroga e il pagamento dei canoni nei confronti del Comune. Nel mezzo anche la mancata definizione della riapertura del parcheggio di via Vena che non ha riaperto per una mancata intesa tra le parti. E per ultima la messa in cassa integrazione dei lavoratori dal 1 marzo scorso. Insomma un contesto complesso che però oggi rischia di finire per penalizzare soprattutto la parte più debole cioè i 15 lavoratori.
L’Amministrazione comunale di Matera stando a quanto si apprende avrebbe espresso l’intenzione di sospendere il servizio dei parcheggi a pagamento all’aperto alla scadenza del contratto in atteso dell’arrivo di un nuovo gestore mentre per i parcheggi al coperto verrebbe scelta una ditta che si occuperà di gestirli nelle more dell’espletamento del bando. Quasi impossibile però che il privato individuato abbia voglia di accollarsi anche l’onere dei 15 lavoratori che rischiano dal 31 marzo di rimanere senza più un contratto di lavoro.
C’è da aggiungere che l’espletamento del nuovo bando richiederà alcuni mesi e se non ci saranno intoppi particolari potrebbe essere completato entro giugno. Al momento bisogna ancora completare la nomina della commissione giudicatrice ed esaminare le offerte che sono arrivate e poi definire una graduatoria. C’è poi un altro punto importante che riguarda l’interruzione di un rapporto con una platea storica di lavoratori che in virtù della clausola sociale dovrebbero essere riassunti chiunque sia il nuovo gestore del servizio. Anche su questo però ci sono timori e preoccupazioni anche se l’Amministrazione in questo senso sembra voler tener duro e garantire la riassunzione ai lavoratori con l’arrivo del nuovo gestore.
La difficoltà invece è oggi. L’attuale proroga scade il 31 marzo e senza più un servizio i lavoratori non avrebbero alcuna prospettiva. Servirebbe una nuova proroga che però dovrebbe essere concordata tra le parti e il dialogo tra Comune e Sisas è ai minimi storici. Il braccio di ferro al momento continua e starà al prefetto Argentieri provare a sbloccare la situazione.
«E’ necessario trovare una soluzione per non pesare ancora su questi lavoratori», spiega il consigliere Augusto Toto, «il Comune dica come intende procedere per salvaguardare i parcheggiatori che già hanno sopportato molte difficoltà in questi mesi».
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