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COSENZA – I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, guidati dal maggiore Raffaele Giovinazzo, hanno affidato, in via definitiva, alla Soprintendente Archivistica per la Calabria, Francesca Tripodi, 13.047 tra documenti, opuscoli e volumi di interesse storico appartenenti al «demanio culturale», di pertinenza di vari organi della pubblica amministrazione e di enti locali sia calabresi che nazionali. I documenti sono stati recuperati a Santa Agata d’Esaro (CS) nell’estate del 2012,in seguito ad un’attività investigativa originata dalla cessione, su canale telematico, di numerosi reperti storici e documentali, da parte di un cittadino incensurato del piccolo centro cosentino. Tra i documenti oggetto del provvedimento c’è della corrispondenza diretta o generata da organi regionali e nazionali della pubblica amministrazione; corrispondenza di guerra del primo e del secondo conflitto mondiale, proveniente anche dal fronte e dai campi di prigionia; missive dirette ad esponenti del governo fascista, tra cui Benito Mussolini e Galeazzo Ciano, al Re d’Italia e ad ai componenti di Casa Savoia.
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