Il progetto in via Maiorana della Casa delle tecnologie con relativo giardino alle spalle
2 minuti per la lettura«La gestione del progetto della Casa delle Tecnologie resta in mano al Comune, la nuova sede sarà quella già definita in via Maiorana senza ulteriori cambiamenti ma intanto la partenza nel giro di alcuni mesi, entro fine giugno sarà con alcuni laboratori nell’hub di San Rocco per avviare la nuova sede in via Maiorana serviranno almeno altri 15 mesi cioè non prima di settembre 2022». E’ quanto ha spiegato al Quotidiano il vicesindaco della città Alberto Acito che ha anche la delega all’innovazione. Il progetto della Casa delle tecnologie voluto dal Mise è una struttura in via Maiorana, vicino a piazza degli Olmi. Lì c’è un’area verde che diventa un parco tecnologico per bambini, ci sono strutture comandate dalla Casa delle tecnologie in modo che i bambini potranno giocare con strumenti tecnologici. Un parco di 6400 metri.
«Il lavoro che stiamo portando avanti si pone l’obiettivo di coinvolgere il più possibile il tessuto imprenditoriale della città per far sì che queste strutture non siano slegate dal tessuto produttivo cittadino ma ne siamo parte» specifica Acito. «Stiamo inoltre a breve per partire con un bando per cercare nuovi partner tecnologici che possa coinvolgere aziende soprattutto importanti players internazionali che hanno messo gli occhi su Matera».
A che punto è la Casa delle tecnologie?
«E’ un progetto che abbiamo da subito visionato ma purtroppo alcune situazioni legate al Covid ci hanno frenato. Oggi sappiamo di dover far presto anche perchè le risorse sono già disponibili e stiamo già predisponendo le rendicontazioni da fare. Apriremo per luglio alcuni laboratori di una buona parte dal block chain al gemello digitale, alla formazione e ai trasferimenti tecnologici, progetti che saranno attivi a pieno e da subito disponibili nell’hub di San Rocco. E’ chiaro che per altre realtà come ad esempio il laboratorio sul cinema serviranno altri spazi e dunque bisognerà aspettare la nuova struttura, penso tra una quindicina di mesi, diciamo per settembre 2022».
L’hub di San Rocco è ancora deserto come mai?
«Anche lì, non è una scusa, ma siamo stati condizionati dal Covid che ha bloccato gli spostamenti e gli insediamenti soprattutto di alcune realtà che devono venire da fuori. Comunque anche lì penso che per la fine di giugno saremo operativi. Ci sono sette imprese che hanno firmato il contratto ma non si sono ancora potute insediare».
Il progetto vedrà la provincia come stazione appaltante? E c’è stata la possibilità di un cambio di location?
«No il progetto verrà gestito direttamente dal Comune e dunque abbiamo voluto mantenerne direttamente il controllo. Le ipotesi di altre sedi sono state valutate ma al momento lì in via Maiorana c’è una casa e un giradino delle tecnologie che appaiono sedi adeguate».
Il Mise vi ha già messo a disposizione le risorse di circa 15 milioni?
«Sì già ci sono, per questo che partiremo entro pochi mesi con i primi laboratori senza aspettare oltre».
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