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BAIANESE- Arrivano le prime richieste di giudizio a carico dei furbetti del Reddito di Cittadinanza da parte della Procura di Avellino. Dopo gli accertamenti dei militari delle Fiamme Gialle i magistrati dell’Ufficio Giudiziario guidato da Domenico Airoma hanno presentato le richieste di processo.

Due i reati contestati nel caso che riguarda un soggetto del Baianese, scovato dai militari della Tenenza locale, che da aprile 2019 ad ottobre 2020 avrebbe percepito indebitamente 15mila euro di indennità. Il sostituto procuratore Vincenzo Russo, ha infatti ipotizzato a carico dell’indagato i reati di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato chiunque mediante l’utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero mediante l’omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente, per sé o per altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee(2) è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni) e ancheL’omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attivita’ irregolari, nonche’ di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio entro i termini di cui all’articolo 3, commi 8, ultimo periodo, 9 e 11, e’ punita con la reclusione da uno a tre anni.

A settembre sarà il Gup del Tribunale di Avellino Francesca Spella a decidere sulla richiesta avanzata dalla Procura. Secondo quanto ricostruito dai militari della Tenenza delle Fiamme Gialle di Baiano, l’indagato avrebbe ottenuto il beneficio ai danni dell’Inps dichiarando che non erano state superate le soglie del patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa. Ma dagli accertamenti eseguiti dai militari agli ordini del luogotenente Luciano Fasolino è emerso invece che la soglia era stata superata del doppio. Quindi sia la domanda del 2019 che quella del 2020 sono finite sotto inchiesta e anche l’erogazione illegittimamente percepita. La prima di una lunga serie, visto che negli ultimi mesi sono stati denunciati alle Procure della Repubblica di Avellino e Benevento, 68 soggetti beneficiari, accertando la non spettanza di somme già percepite per 710.973,00 euro.

Le attività di accertamento sono state svolte attraverso un costante controllo economico del territorio e la valorizzazione delle banche dati disponibili ed hanno permesso di scoprire diverse persone, tutte residenti in provincia, che nel periodo dal 01/01/2020 al 31/12/2020, simulando uno stato di indigenza economica, hanno indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza. Le indagini svolte dai militari agli ordini del colonnello Gennaro Ottaiano hanno, infatti, dimostrato che le persone poi denunciate, pur di ottenere il beneficio erogato dall’INPS, hanno attestato dati falsi nel le autodichiarazioni necessarie oppure vi hanno omesso l’indicazione di dati economici obbligatori. E così sono emersi anche soggetti proprietari di immobili non dichiarati, oppure residenti in Italia per periodi inferiori a quelli necessari per l’ottenimento del sussidio o ancora impiegati senza regolare assunzione.

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