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La Calabria finisce in zona arancione. Il passaggio è stato determinato dal nuovo Decreto legge approvato ieri dal Governo per fronteggiare la diffusione del virus Covid-19. Il decreto, infatti, cancella la zona gialla dal 15 marzo al 6 aprile.

La Calabria, comunque, secondo il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute non è tra le regioni che ha superato la soglia dei 250 casi per 100mila ed ha un Rt puntuale, calcolato al 24 febbraio di 0.83. Anche i tassi di occupazione dei posti letto Covid in area medica e in terapia intensiva sono sotto la soglia di allarme, con, rispettivamente, il 27% (245) e 22% (34).

Saranno invece zona rossa, dalle 22 del 13 marzo a tutto il 28 marzo, i Comuni di Petilia Policastro, San Nicola da Crissa, e le frazioni Piani di Acquaro e Piminoro (Oppido Mamertina) saranno in vigore le limitazione da zona rossa.

I limiti della zona Arancione

Tornano dunque le limitazioni già note in regione. Coprifuoco a partire dalle 22 e fino alle 5 del mattino. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle cosiddette seconde case ubicate dentro e fuori regione. In zona arancione tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali.

È sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (comprese pasticcerie, gelaterie, etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5 alle 22 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande.

Dalle 5 alle 18, senza restrizioni; dalle 18 alle 22, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande.

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti alloggiati.

La cultura continua ad essere chiusa, con anche i musei che rimarranno serrati fino a dopo Pasqua.

Zone Arancioni
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