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Il presidente Draghi al suo arrivo nel centro vaccinazioni

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Ieri Mario Draghi è sembrato autentico, non enfatico e competente. Non particolarmente modesto, che non è il suo mestiere. Ma, come dicono gli psicologi, empatico: uno che si mette in sintonia. Al punto da sfottere chi usa troppo l’inglese, lui che passerà comunque alla storia come l’uomo del “Whatever it takes” – a qualsiasi costo – e che pensa mentalmente con i parametri appresi nel MIT di Boston e alla London School of Economics. In questa fase in cui i vaccini scarseggiano ma sono anche l’unico sicuro rimedio (i blocchi e le zone rosse sono delle necessità, se usati in modo non terroristico), il nuovo presidente del Consiglio è stato leale e sottotono. Ha fatto l’elogio degli italiani e della loro infinita pazienza e anche del Presidente Mattarella che dà il buon esempio.

Quelli sono passi dovuti, e tuttavia ben interpretati. Prima di lui Zingaretti era stato altrettanto sobrio, mettendo l’accento sul fatto che le vaccinazioni nel Lazio non sono male, cosa che ci sentiamo di confermare.

Ma Draghi parlava anche sapendo che due alleati del governo che sono cardini della sua maggioranza parlamentare, il M5S e il PD sono in una crisi che non si sa quanto mortale e quanto di crescenza. Ieri era il giorno di Enrico Letta che si riaffacciava alla politica di governo dopo la defenestrazione renziana ed è molto credibile il fatto che Letta abbia un rifiuto interiore per il mondo populista.

Draghi ha sempre quell’aria da visiting professor, un po’ casual informale e un po’ “stia al suo posto e non si avvicini troppo”, cosa che gli viene dai lunghissimi anni in collegio, e nei college. L’uomo per ora sta dando una prova di sé importante, se i risultati arriveranno. Ha detto che “ci sono delle strozzature la logistica” ma che “qui si ha la sensazione che c’è una mobilitazione come dire collettiva fondata proprio sulla solidarietà”.

È andato dritto al punto: “Ci troviamo davanti alla nuova ondata di contagi nell’ultima settimana si sono registrate più di 150.000 nuove infezioni a fronte delle 130.000 della settimana precedenti e l’incremento dei ricoverati positivi al virus è stato di quasi 5000 persone”. – Situazione pessima: che cosa si può fare? Qual è il primo obbiettivo: “dobbiamo limitare il numero dei morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie. Il ricordo di quel che è accaduto la scorsa primavera è vivo e faremo di tutto per impedire che possa ripetersi”. Parola alla scienza: “Sulla base dell’evidenza scientifica, il governo ha adottato oggi misure restrittive che abbiamo giudicato adeguate e proporzionate e lo abbiamo fatto con un decreto legge che vedrà il Parlamento pienamente coinvolto”.

E questa è stata la novità politico-istituzionale: non più decreti del primo ministro, ma decreti-legge urgenti che il Parlamento deve discutere e approvare e magari modificare.  Stretto rapporto con la Conferenza Stato-Regioni perché senza una collaborazione si perde entusiasmo”. Ha raccontato che l’ultima riunione con le Regioni era avvenuta ieri mattina. Molto rilievo sul trauma psicologico degli italiani, ma senza fare troppo la lagna: “Ho ringraziato gli italiani per la loro infinita pazienza perché sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull’istruzione dei figli, sull’economia ma anche sullo stato psicologico di noi tutti”. Ha ricordato che prima la situazione di difficoltà psicologica sia non solo quella degli anziani ma di tutti di tutti e soprattutto delle persone sole che rimangono sempre più sole.

Che può fare un governo? Non molto, ma almeno prendere nota e dare atto: “Meglio evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti ma a queste misure si accompagna l’azione di governo a sostegno di famiglie e imprese e l’accelerazione della campagna vaccinale che da sola da speranza riuscita della pandemia per venire incontro alle esigenze delle famiglie abbiamo deciso già nel decreto legge di oggi di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica distanza o in quarantena per chi svolge attività che non consentono lo smart-working, l’accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby sitting”. E qui la sua umoristica annotazione sull’uso spropositato e anche inappropriato dell’inglese:  “Perché dobbiamo sempre usare tutte queste parole inglesi?”.

Poi ha ricordato che il decreto comprende tutte le misure di sostegno all’economia e che è previsto per la settimana prossima l’impiego di i 32 miliardi già autorizzati che però non bastano: “Ho intenzione di proporre al Parlamento in occasione della presentazione del documento di economia e finanza un nuovo scostamento di bilancio le misure previste nel decreto legge di questa settimana sono corpose e arriveranno rapidamente già nella prossima settimana”!

Tra i provvedimenti più significativi c’è il prolungamento della cassa integrazione guadagni, un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà per sostenere i nuovi poveri coloro che sono ormai diventati maggioranza nelle file della Caritas agli autonomi e le partite iva che hanno subito perdite di fatturato riconosciamo contributi in forma più semplice immediata senza criteri settoriale l’altro impegno che questo governo e io stesso abbiamo preso con i cittadini è quello di dare nuovo vigore alla campagna vaccinale, nella giornata di ieri l’agenzia italiana del farmaco su richiesta della magistratura ha bloccato un lotto di vaccini Astrazeneca dopo la segnalazione di alcuni gravi effetti avversi e questa è una decisione precauzionale in linea con quanto fatto da altri paesi europei e che se non altro dimostra l’efficienza dei servizi di vigilanza”. In Italia, ha spiegato, il parere dell’agenzia italiana del farmaco condiviso dagli scienziati della creazione mondiale della sanità che non ci sia una evidente prova una evidente correlazione tra queste perdite di vite umane e la somministrazione del vaccino”.

L’agenzia europea per i medicinali sta esaminando i casi sospetti ma ha anche consigliato di proseguire con l’utilizzo del vaccino qualunque sia la decisione finale delle ma posso assicurarvi che la campagna vaccinale proseguirà con rinnovata intensità ad oggi si vedono già i primi risultati di questa accelerazione solo nei primi 11 giorni di marzo è stato somministrato quasi 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all’inizio di questo mese è il doppio della media dei due mesi precedenti.

Oggi, ha detto Draghi, il ritmo giornaliero attuale di circa 170.000 somministrazioni al giorno e l’obiettivo è quello di triplicarlo presto abbiamo già ricevuto poco meno di 8 milioni di dosi ma contiamo sulla forte accelerazione nelle prossime settimane. Inoltre, oggi è stato concluso il primo contratto tra un’azienda italiana e una multinazionale titolare di brevetto e continueremo a sviluppare le capacità produttive di vaccini in Italia. L’unione europea ha preso impegni chiari con le case farmaceutiche ci aspettiamo che vengano rispettati questa settimana noi abbiamo preso decisioni forti nei confronti delle aziende in ritardo con le consegne seguiteremo a farlo per difendere la salute degli italiani.


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Simone Saverio Puccio

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