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La recente protesta dei trasportatori turistici aderenti alla Cna di Basilicata

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MATERA – A giugno scorso, quando i rappresentanti lucani del Trasporto persone del Turismo avevano incontrato l’assessore regionale alle Attività produttive Franco Cupparo, la risposta alle loro richieste aveva lasciato poco spazio alle aspettative. Alla richiesta di eliminare almeno il costo fisso della tassa di circolazione su mezzi ormai fermi da mesi, l’assessore aveva risposto: «Servono alla sanità».

Da quel giorno, nonostante altre richieste, fra cui quella che fra poche ore arriverà sul tavolo del presidente della Regione Bardi, non c’è stato più alcun incontro mentre il settore che trasporta ogni anno il 90% dei turisti provenienti da tutto il mondo nei luoghi più belli della Basilicata, rischia di scomparire lentamente.
«Ad oggi – spiega Franco Porcari, presidente regionale di Cna Trasporto persone – nella nostra regione ci sono 313 imprese fra taxi, Ncc e autobus e un migliaio di lavoratori in cassa integrazione. Il silenzio delle istituzioni è l’unico che ci fa compagnia insieme al pericolo che, alla ripresa delle attività, aziende provenienti dalle altre regioni prendano il nostro posto nell’offerta turistica.

L’unico risultato positivo, proprio in queste ore, è l’abrogazione dei codici Ateco da parte del Governo. Nella lettera che sto per inviare al presidente della Regione – prosegue – solleciterò ancora una volta un incontro perchè il nostro è un comparto che non può essere dimenticato, come sta accadendo da mesi. Nell’unico incontro che si era svolto alla Regione, l’assessore Cupparo ci aveva garantito che in presenza di economie provenienti dal primo bando Turismo, sarebbero stati riconosciuti ristori anche noi. Ad oggi non abbiamo saputo nulla e non siamo nemmeno nel secondo bando».

Proprio pochi giorni fa, Franco Porcari aveva scritto anche al ministro dei Trasporti Massimo Garavaglia sottolineando l’importanza di dare voce e sostegno al comparto: «Il settore va aiutato – aveva scritto – alla luce della circostanza, anch’essa ricordata dal Presidente del Consiglio nel suo intervento in Parlamento, che il turismo è uno di quei settori sicuramente destinato a riprendersi e che quindi le imprese del settore devono trovarsi pronte a rispondere, si spera al più presto, alla domanda turistica».

L’effetto drammatico del Covid che ha colpito come una mannaia settori direttamente legati a gite turistiche, viaggi organizzati e visite di vario genere, come spiega ancora Porcari, si tocca con mano: «Molte aziende hanno fatto investimenti per la manutenzione dei mezzi e per rispettare le norme ambientali, si sono impegnate in prima persona per poter essere in grado di riprendere prima possibile e garantire la sicurezza per uno dei diritti costituzionali più importanti, quello alla mobilità. Alcuni di loro, però – aggiunge -hanno già deciso di chiudere e se gli imprenditori cominciano a cedere le armi, saremo nuovamente colonizzati da aziende di altre regioni che saranno pronte a assediare il nostro mercato, azzerando una intera classe imprenditoriale».

Il trasporto turistico in Basilicata è rappresentato da 259 Ncc (noleggio con conducente, ndr.), 46 autobus turistici e 18 taxi che ogni anno conducono turisti provenienti da tutto il mondo in visita per vacanza non solo in Basilicata ma dalla Basilicata verso altre regioni.
«L’orografia della Basilicata – spiega ancora Porcari – è talmente particolare che non puoi attraversare i territori in treno. I nostri mezzi, anche per questo, rappresentano un sostegno fondamentale».

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