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CASTROVILLARI – Dopo mesi di silenzio, la trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?” torna stasera con una nuova puntata sul caso di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico, vittima di quello che per gli inquirenti fu un omicidio (e non più un suicidio come stabilì la Corte d’appello di Catanzaro nel 1992). La trasmissione condotta da Federica Sciarelli farà il punto sull’intera vicenda, oggi di nuovo al vaglio della procura di Castrovillari che nel giugno del 2011 ha riaperto le indagini. In occasione dell’ultima puntata dedicata al caso – quando in studio c’erano anche il padre e sorella del calciatore, Domizio e Donata Bergamini, e il legale della famiglia, Eugenio Gallerani – l’attenzione fu tutta sull’orario del decesso. Quel sabato pomeriggio, dopo aver lasciato il ritiro prepartita contro il Messina, Denis partì da Rende verso le 16 a bordo della sua Maserati, insieme alla ex fidanzata. Alle 17 e 30 vennero fermati a un posto di blocco, a Roseto Marina. E due ore dopo il centrocampista era morto. Almeno così recita il rapporto inviato dai carabinieri alla procura della Repubblica il giorno dopo: «Alle ore 19 e 30 del 18 novembre 1989 lo scrivente (il brigadiere dei carabinieri di Roseto) veniva informato telefonicamente della limitrofa stazione di Rocca Imperiale Scalo, che ai confini con Montegiordano, sulla Statale 106, vi era un morto in mezzo alla strada. A ricezione di ciò, senza alcun indugio, iniziava a perlustrare la Statale 106, quando giunti alla località “Monica”, progressiva Km 401, direzione Nord, si imbatteva in una autocolonna in sosta che veniva subito superata e al termine della quale vi era in sosta con il motore accesso un autocarro Fiat 180 NC a quattro assi, targato RC-307921, con i fari accesi».
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