X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

ROCCELLA JONICA – Si stringe il cerchio sull’identificazione dei corpi carbonizzati trovati giovedì a Roccella Jonica a bordo di una Alfa Romeo 147 data alla fiamme. Due le persone che mancano all’appello da diversi giorni, una è Francesco Coluccio di Roccella Jonica, già noto alle forze dell’ordine e uscito dal carcere lo scorso settembre per reati legati a rapine e traffico di stupefacenti e citato per una presunta latitanza a Torino anche nelle carte dell’inchiesta “Minotauro”. E’ lui il proprietario dell’auto incendiata.

L’altro soggetto su cui si concentrano le attenzioni degli agenti del Commissariato di Siderno è un uomo di Marina di Gioiosa di cui ancora non si conoscono le generalità ma che mancherebbe da casa da almeno 52 ore e sarebbe legato da stretta amicizia proprio a Coluccio. Intanto gli investigatori nella giornata di oggi hanno perlustrato la zona ed hanno perquisito le case di alcuni pregiudicati tra Caulonia e Roccella. 

Ancora non si azzarda alcuna ipotesi sul delitto e si attendono gli esiti dell’ esame del dna che dovrebbe definitivamente sciogliere ogni dubbi sull’identità dei cadaveri sfigurati dalle fiamme. Secondo le prime indiscrezioni le indagini però dovrebbero indirizzarsi sulla pista della criminalità organizzata che potrebbe avere compiuto un duplice delitto eclatante per lanciare segnali ad altri soggetti gravitanti nel mondo criminale della Locride.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE