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Il teatro Duni, esempio di architettura nata dal progetto di Ettore Stella. Preso il bando per il suo restauro

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«Entro l’estate ci sarà il bando per il restauro e recupero del teatro Duni e subito dopo avvieremo la gara a cui seguirà quella per la gestione ». Il sindaco Domenico Bennardi risponde al Movimento Matera Civica sul futuro del cineteatro cittadino e indica un primo cronoprogramma che condurrà all’avvio dei lavori e quindi al recupero dell’edificio, progettato da Ettore Stella, spiega: «Il progetto fa parte del Piano annuale dei Lavori pubblici che dovrà essere approvato insieme al bilancio entro il mese di marzo; subito dopo verranno sbloccate le somme necessarie di cui si è già in possesso».

Nella nota di Matera Civica si chiede «Di interrompere un lungo silenzio che grava sul prestigioso immobile, tristemente muto e inutilizzato ormai da troppo tempo».
La ricostruzione descritta nel comunicato parla di un bene per il quale «Il Comune ha già versato per l’acquisto 2,5 milioni di euro e 375 mila euro per le spese legali ed ha disponibili altri 4,5 milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione Basilicata per la sua riqualificazione».

Da una precedente procedura di esecuzione immobiliare, di giugno del 2018, il valore complessivo dell’immobile fu quantificato in 3.332.680 euro.
La risposta del sindaco, su questo tema è perentoria: «La città si riapproprierà di un teatro che un apposito bando procederà a far gestire».
E poi la risposta alle polemiche sul no al progetto di una struttura teatrale a Venusio: «E’ per questo che abbiamo evitato un teatro tenda, consumando suolo in periferia.

Dal punto di vista economico, non ci sono problemi perchè il progetto del Duni era già stato pianificato dalla scorsa amministrazione».
Centrale è il tema della tutela architettonica su cui Matera Civica interviene scrivendo: «Sul Cinema Teatro, realizzato nel 1949, esiste un vincolo di bene culturale esteso ai circa 26 mila metri quadrati lordi di cui si compone la proprietà e, pertanto, si rende necessaria una ristrutturazione sapiente.

Si tratta di una manufatto di particolare pregio, anche per le soluzioni tecnologiche e costruttive impiegate, l’elegante e scenografico sviluppo degli ambienti interni, dal foyer alla platea, e per la sua caratterizzazione da intendere quale significativa testimonianza, non solo architettonica, ma specialmente storica: è per via di ciò che realmente rappresenta come documento di valore, finalmente percepito come tale nella memoria collettiva della comunità dei materani».
Bennardi garantisce l’attenzione dell’amministrazione comunale: «Vogliamo puntare su un’operazione di recupero che verrà svolta in modo filologico, rispettando la sua importanza architettonica progettata da Ettore Stella che ne fa un esempio unico».

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