X
<
>

Lo stabilimento Stellantis di Melfi

Share
2 minuti per la lettura

POTENZA – Saltano 44 posti di lavoro nell’indotto dello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi. E un’altra novantina rischiano di fare la stessa fine a breve.
E’ la doccia fredda appena piovuta sul polo lucano dell’auto dopo mesi di speranze legate alla fusione Fca-Psa, e i primi segnali di segno contrario delle scorse settimane. Col ripetuto ricorso alla cassa integrazione e lo stop della produzione di Jeep Renegade e Fiat 500X legati ai problemi di approvvigionamento di componentistica e a un mercato appesantito dalla crisi sanitaria in corso.

A denunciare l’accaduto sono stati, ieri, i segretari generali di Filcams Cgil Potenza, Michele Sannazzaro, e Uiltucs Basilicata, Donato Rosa, per cui «le previsioni di aumento di posti di lavoro che si attendevano nella fusione tra la Peugeot e la Fca sono state disattese in pieno».
In una nota diffusa ieri mattina i due sindacalisti evidenziano che «la neonata Stellantis sta già creando la perdita di posti lavoro nel mondo dei servizi e della logistica con una ricaduta sul nostro territorio regionale».

Nei giorni scorsi infatti, a detta di Sannazzaro e Rosa, l’amministratore delegato del nuovo colosso dell’auto, Carlos Tavares, avrebbe deciso «di tagliare del 50% i servizi che di conseguenza potrebbe incidere sulla la qualità dei prodotti che escono dagli impianti di Fca, cancellando di fatto la filosofia del “World class manufacturing” (produzione di classe mondiale, ndr) ottenuto in anni di sacrifici dei lavoratori».
«Il primo impatto negativo – hanno aggiunto i segretari Filcams Potenza e Uiltucs Basilicata – è stato il taglio nei servizi di ristorazione e delle pulizie. Tagli strutturali che portano la perdita del 50% dei posti di lavoro».

Ieri al riguardo si sarebbe tenuto anche un incontro con Confindustria, Iscot spa e i sindacati «nel quale è emersa la drammatica realtà».
«I 25 lavoratori in somministrazione dell’azienda non sono stati prorogati e altri 19 in staff leasing a breve verranno licenziati». Hanno evidenziato Sannazzaro e Rosa. «Per i 183 lavoratori a tempo indeterminato si prefigura per il momento l’apertura della cassa integrazione al 50% dell’orario in godimento».

I segretari di Filcams Cgil di Potenza e la Uiltucs Basilicata, Sannazzaro e Rosa, stigmatizzano, quindi, «l’operazione messa in campo dal gruppo Stellantis che ha operato questi tagli senza discutere le ricadute sociali e sulle politiche del lavoro con le organizzazioni sindacali». Quindi annunciano di essersi fatti garanti dell’apertura di un tavolo in Regione e al Ministero dello sviluppo economico «per affrontare la grave situazione che porterà, se non governata, la perdita in Italia ed in Basilicata di migliaia di posti di lavoro».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE