Una fiala di vaccino anti-covid
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Entro metà mese la Campania potrebbe essere la prima regione “Scuola covid free” d’Italia. Somministrato l’81,7% delle dosi a disposizione. Bene anche la Puglia con il 78,4% e la Basilicata con il 73,9%. E a Caserta c’è la più grande sede vaccinale. Arranca la Calabria
Entro metà mese la Campania potrebbe essere la prima regione “Scuola covid free” d’Italia. La regione del governatore Vincenzo De Luca, grazie anche ad una macchina organizzativa che mette in risalto più pregi che criticità di questo lungo e difficoltosi percorso, è la grande spinta del Mezzogiorno nella campagna di vaccinazione per contrastare il Covid-19. E dà uno schiaffo morale alle “progredite” Lombardia e Veneto. Con più dosi di vaccini a disposizione, la Campania riuscirebbe a vaccinare tutta la popolazione a ritmi veloci. Non resta che aspettare l’accelerazione auspicata e l’arrivo delle fiale.
Nelle ultime ore, a causa di un incremento connesso alla variante inglese, la regione ha disposto tamponi di massa nei comuni più colpiti (Pompei, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia). A questo punto, fa sapere De Luca, è inevitabile la zona rossa a breve. Nella ‘classifica’ delle regioni in testa per la percentuale di vaccini somministrati c’è la Valle d’Aosta (90,9%) seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (86,3%), dalla Campania (82.8%) e dalla Toscana (82,8%). La percentuale più bassa rispetto alle dosi consegnate è stata somministrata in Sardegna (60,1%) e Calabria (59,6%), dove regna il caos, complice scelte amministrative e organizzative improvvisate e illogiche (vedi il disorientamento degli ultraottantenni sardi poco inclini all’adozione delle nuove tecnologie, convocati via sms e costretti a rispondere via mail per confermare l’appuntamento).
Secondo i dati contenuti nel Report vaccini anti-covid aggiornato alle 19,30 di ieri sera, sono 4.909.923 le dosi di vaccino anti-covid somministrate nel nostro Paese (3.022.534 a donne e 1.887.389 a uomini) mentre è di 1.535.081 il numero delle persone che hanno eseguito già prima e seconda dose Al momento sono stati iniettati il 75% del totale dei vaccini consegnati, ovvero 6.542.260 (4.537.260 consegnate da Pfizer-BionTech, 493.000 da Moderna, 1.512.000 da AstraZeneca). Solo nella giornata di mercoledì sono state 160.053 le dosi iniettate mentre fino a ieri sono state superate il milione di vaccinazioni per le persone over 80. Quanto alle categorie di vaccinati, 2.438.478 sono operatori sanitari e sociosanitari, 815.297 personale non sanitario, 423.518 ospiti di Rsa, 858.236 over 80 e 287.454 over 90, 97.149 forze armate, 277.245 personale scolastico.
SCUOLA COVID FREE
Sabato scorso la regione Campania ha disposto chiusura degli istituti a partire dal primo marzo. «Lo stop alla scuola era necessario per favorire il piano vaccinale dei docenti e per limitare l’espansione della variante inglese, che preoccupa – ha affermato Lucia Fortini, assessore all’Istruzione della Campania – Credo che per il 14 marzo avremo una vasta popolazione di personale scolastico vaccinato e potremo riprendere gradualmente le lezioni in presenza, sempre guardando però l’indice di contagio a quei giorni».
Potrebbe essere questo il percorso per uscire dal lungo tunnel dei contagi in Campania. Abbiamo numeri importanti, ci sono 150mila pre-adesoni del personale scolastico di cui 120mila già trasformate in adesioni e 50mila persone vaccinate. La campagna vaccinale sta procedendo spedita, mi dicono i docenti e il personale Ata che sembra di stare in Svizzera, vuol dire che le Asl stanno lavorando bene – spiega ancora Fortini – i direttori generali si stanno impegnando, penso che per il 14 ce la faremo. A quel punto si farà anche un report sui contagi e ritengo che si possa ricominciare, sempre gradualmente. È difficile fare previsioni ma ritengo che si potrà riprendere con la primaria, le classi che hanno sempre maggiore difficoltà nella didattica a distanza. Tutto questo sempre che non ci sia un dilagare della variante inglese».
«Eravamo preoccupati per loro – spiega poi Fortini a proposito dei maturandi di quest’anno – ma le parole del ministro Bianchi sono state rassicuranti rispetto a un esame di Stato che terrà conto delle difficoltà dei ragazzi quest’anno». «Credo che sia stato presentato un ricorso ma ritengo che stavolta il Tar ci supporterà – ha poi detto sui genitori ‘No Dad’ – Abbiamo preso una decisione di breve durata e rispetto all’ultimo stop del Tar sono emersi nuovi fatti. In primo luogo il piano vaccinale che ci spinge a tenere protetti i nostri docenti, perché appena vaccinato sei comunque a rischio, e poi il dilagare della variante inglese con la difficoltà del tracciamento perché mi dicono che sono ritenuti contatti stretti anche quelli sotto i due metri di distanza, perché è una variante più aggressiva con alte possibilità di contagio». Anche De Luca, nella serata di ieri, ha confermato che per la metà del mese tutto il personale scolastico sarà vaccinato.
IL CENTRO D’ECCELLENZA
Nelle scorse ore è stato inaugurato a Caserta il più grande centro vaccinale della Campania: 26 postazioni, più quattro di “riserva”, per somministrare fino a tremila vaccini al giorno. La sede è nella Caserma “Ferrari-Orsi” della Brigata Bersaglieri Garibaldi. Ora si attende solo l’arrivo delle forniture di vaccino, poi a pieno regime sarà possibile vaccinare fino a tremila persone al giorno.
ACCELERATE E CRITICITÀ
La Calabria continua ad andare avanti a ritmo lento. La disorganizzazione e la mancanza di strategie stanno penalizzando ulteriormente la regione. Bene, invece, la Basilicata, dove sono state somministrate il 73,9% delle dosi a disposizione. A sostenere il dato è soprattutto la città di Potenza e della sua provincia. Matera resta ancora indietro. Il piano vaccinale, comunque, sarà attuato nel carcere materna a partire da lunedì prossimo, come annunciato dal provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Puglia e la Basilicata. Avanza in maniera spedita anche la vaccinazione in Puglia con il 78,4 delle dosi somministrate. Bene soprattutto Bari e Lecce. In Sicilia siamo al 72,8 delle dosi di vaccino somministrate, anche se si lavora ad ottenere risultati migliori. Accelerazione sul fronte delle somministrazioni con il vaccino AstraZeneca: la Struttura commissariale nazionale, titolare della distribuzione delle dosi, ha infatti comunicato alla regione Siciliana che la previsione durante il mese di marzo potrà aumentare di circa 100mila unità, portando complessivamente la dotazione mensile per l’Isola a poco meno di 240mila possibili inoculazioni.
TASK FORCE PORTA A PORTA
Il piano della task force militare potrebbe prevedere il vaccino porta a porta. Il generale Luciano Portolano, comandante del Comando operativo di vertice interforze (Coi), è pronto a gestire i militari schierati dal ministro Lorenzo Guerini per la lotta contro il Covid-19. Adesso è sceso in campo l’esercito per mettere in atto l’operazione Igea che sarà «capace di esprimere fino a 200 Drive through difesa su tutto il territorio nazionale. Ieri erano attivi 142, ma cambiano di giorno in giorno, alcuni sono stati chiusi perché non c’è affluenza. Si tratta di operazioni molto fluide, molto dinamiche».
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E’ soltanto un esempio di vergogna almeno in Puglia. Dove siamo 3 991 140 abitanti e sono arrivate soltanto 388.225 dosi, e una dose serve unicamente per la prima dose vaccinazione su due. Come dire che con le dosi arrivate si vaccinano appena 194mila persone su quasi 4 milioni di abitanti. Mio suocero 95 anni ha in mano il documento regionale che indica la data per la prima dose del vaccino, quella del 27 agosto 2021.