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Un copione che si ripete ormai sempre uguale, con più docenti di uno stesso istituto costretti a prendere un giorno o due di permesso a scuola per effettuare il vaccino, compromettendo l’organizza – zione didattica. Continuano le vaccinazioni al polo ospedaliero di Ariano (ieri sono state 304) e a Sant’Angelo L. (ieri 106) ma resta il caos più volte denunciato in questi giorni.
A ritornare sul problema Salvatore Bonavita della Cisl scuola “E’ un dato certamente positivo che siano finalmente partite le vaccinazioni per i docenti. Ma i disagi ci sono e non sono semplici da risolvere. La questione riguarda non solo il personale docente ma tutto il personale dell’istituto. E’ mancata ancora una volta la programmazione da noi sindacati tante volte richiesta, quel tavolo da noi invocato più volte. L’Asl sta contattando semplicemente sulla base dell’ordine di prenotazione ma se tanti docenti di una stessa scuola sono chiamati nella stessa giornata, diventa difficilissimo coprire le assenze. In questo modo non si incentivano i docenti a sottoporsi al vaccino.
Sarebbe bastato come hanno fatto in altre regioni sospendere l’attività didattica anche solo per una settimana. Il personale docente è stato costretto a prendere giorni di ferie o di permesso quando poi la vaccinazione è una questione che riguarda l’intera collettività. O ancora sarebbe bastato fornire l’elenco dei nominativi che dovranno sottoporsi alle scuole così da garantire una più facile organizzazione”.
Intanto, sono numerosissimi i docenti che il giorno dopo la somministrazione del vaccini sono stati costretti ad assentarsi per gli effetti collaterali. Resta da risolvere anche la questione dei docenti in servizio al Nord che non sanno se potranno vaccinarsi nel luogo in cui sono in servizi, non avendo in molti casi il medico nella città dove insegnano. I sindacati stanno sollecitando una soluzione ma il problema è tutto tranne che risolto. Così come si tratterà di capire cosa accadrà ai docenti che sono in quarantena e che non potranno sottoporsi al vaccino secondo i tempi stabiliti.
L’Asl ha fatto sapere che i docenti che si sono prenotati ma non si sono presentati saranno ricontattati al termine del ciclo dei vaccini. Intanto, il numero dei docenti prenotati resta piuttosto basso rispetto al totale della popolazione scolastica. Anche se le adesioni sono ancora aperte, saranno sempre gli istituti a inserire i nominativi del personale docente e non docente sulla piattaforma. Intanto, crescono le polemiche anche sulla scelta di Ariano come sede del centro vaccinale.
Una scelta che sarebbe motivata dalla ragione che si tratta dell’unico punto vaccinale in cui sono terminati i vaccini e gli over 80. In tanti chiedono che si attivino anche altri punti vaccinali in tutta la provincia così da evitare che i docenti, dopo il vaccino, debbano rimettersi in auto e percorrere chilometri.
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