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BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Un appello agli assassini a convertirsi ed a tutti i presenti a collaborare con le forze dell’ordine è stato rivolto dal vescovo di San Marco Argentano-Scalea, mons. Leonardo Bonanno, nel corso dei funerali di Iolanda Riente, l’ottantenne trovata morta, legata e imbavagliata nella sua casa a Belvedere Marittimo. Mons. Bonanno ha celebrato il rito funebre nella chiesa della madonna di Pompei nella frazione marina di Belvedere. Numerose le persone ed i sacerdoti che erano presenti al rito religioso. «Ci sono circostanze come questa – ha detto il vescovo – in cui il silenzio è più eloquente della parola, almeno delle nostre parole. Certamente hanno il loro valore le espressioni di solidarietà manifestate da tanti in questa occasione verso il confratello don Marcello e i suoi cari così come verso la grande famiglia presbiterale. Ogni uomo è sacro al Signore suo Creatore, che solo stabilisce i tempi del nascere e del morire. Perciò la morte della nostra sorella Iolanda, avvenuta a seguito di violenta aggressione, ha lasciato sgomenti il figlio, noi sacerdoti e la comunità di Belvedere Marittimo». «Ai tanti ‘perché’ ordine, da subito impegnate nella ricerca delle motivazioni che hanno indotto qualcuno a compiere un gesto tanto deprecabile, soprattutto perchè perpetrato contro una donna sola ed indifesa, madre anziana ed ammalata. Dico a voi tutti e a quanti giungeranno queste mie parole di collaborare con quanti sono preposti nella comunità civile alla ricerca della verità e al ristabilimento della giustizia. Qualsiasi indizio o sospetto da parte di chiunque, a partire dallo stesso don Marcello, utile alla ricerca di chi o di coloro che hanno violato l’abitazione e ancor più la vita di questa mamma. Agli autori anonimi – ha concluso – di questo atto criminoso l’invito accorato a convertirsi per non essere ancora artefici di morte tra i fratelli». A scoprire il delitto è stato don Marcello Riente, parroco della frazione Laise di Belvedere Marittimo e figlio della vittima.
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