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BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Accertamenti e verifiche scientifiche sono in corso nell’abitazione di Iolanda Riente, l’ottantenne trovata ieri morta, legata e imbavagliata nella sua casa di Belvedere Marittimo, per ricostruire la dinamica dell’omicidio. I carabinieri del Ris di Messina anche oggi sono tornati nell’abitazione per cercare di trovare tracce utili alle indagini. Stamane intanto la Procura della Repubblica di Paola affiderà l’incarico per l’autopsia che, con molta probabilità, sarà eseguita oggi stesso. Al vaglio degli investigatori ci sono tutte le ipotesi. Prima tra tutte la rapina conclusasi con l’omicidio della donna. Ma gli inquirenti non trascurano anche un collegamento con l’aggressione subita il 16 ottobre scorso dal figlio della vittima, don Marcello Riente, parroco della frazione Laise di Belvedere Marittimo. Gli inquirenti stanno cercando di capire se ci sono elementi in comune tra i due episodi e quale possa essere il reale movente. Al momento, però, l’ipotesi più accreditata resta quella di una rapina finita male. Saranno visionati anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona dove è avvenuto il delitto per cercare di individuare i responsabili.
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