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NAPOLI – Una mossa da politico navigato quella di Antonio Bassolino, che rompe gli indugi e annuncia la sua candidatura a sindaco di Napoli. Entra a gamba tesa nel dibattito politico, a pochi minuti dal giuramento del governo Draghi, consapevole del terremoto che la sua scelta avrebbe scatenato all’ombra del Vesuvio. Telefoni caldi quelli degli esponenti locali Pd, perché la notizia ha preso in contropiede tutti: i democrat, il centrosinistra e i possibili alleati. Persino i 5Stelle. Questi ultimi, seppur tutti presi dalle vicende di governo, trovano il modo di far passare il messaggio, che sull’ex sindaco c’è un veto categorico.
“Mi candido a sindaco di Napoli – ha scritto in un post su Facebook Bassolino -. Fare il sindaco è stata l’esperienza più importante della mia vita e sento il dovere di mettermi al servizio della città: con la passione di sempre e con la testa rivolta in avanti. Napoli prima di tutto, prima di ogni interesse di parte”. Bassolino, che ha ricoperto il ruolo di primo cittadino di Napoli dal 1993 al 2000, e nei dieci anni successivi è stato presidente della Regione Campania, incalza: “Si apre una fase nuova per il Paese e a Napoli serve una svolta, in primo luogo sul piano economico-sociale e civile. È difficile ma è possibile, con l’impegno di tutti. È dunque fondamentale chiamare a raccolta le forze migliori e valorizzare le energie giovani: è nelle loro mani il nostro futuro”. Non trascorrono neanche 60minuti, che Marco Sarracino, segretario del Pd metropolitano, convoca un vertice provinciale alle 18.30, durante Napoli-Juventus (il che denota la gravità della situazione). Dal Pd trapela una calma apparente: “Il nostro percorso politico programmatico continuerà, con i nostri alleati. Andiamo avanti in ciò che abbiamo cominciato”, apprende LaPresse da fonti democrat.
La prossima settimana è stata intanto convocata una direzione provinciale, ma l’imbarazzo è evidente. Dal centrosinistra, uno degli alleati, Europa Verde, teme che la fuga in avanti di Bassolino possa far traballare l’asse delle alleanze: “La scelta di Antonio Bassolino – spiega Fiorella Zabatta, delegata di Europa verde al tavolo del centrosinistra – di ufficializzare la sua candidatura a sindaco è una mossa intelligente e sagace. Di contro sono sempre più preoccupata per la gestione del tavolo di centrosinistra napoletano. Un perimetro di coalizione ancora non delineato. Di programmi neanche l’ombra e in questo quadro l’individuazione di un candidato sindaco unitario è una chimera”.
Insomma, benzina sul fuoco. L’altra candidata in pectore per la corsa a Palazzo San Giacomo, Alessandra Clemente (candidata di bandiera del sindaco uscente de Magistris) ha chiamato Bassolino per fargli gli auguri: “Avere degli altri candidati ufficialmente in campo fa bene al dibattito – dice -. e quindi alla costruzione del futuro della città secondo le regole previste dalla democrazia”. E Bassolino, da buon napoletano superstizioso qual è, avrà sicuramente fatto tutti gli scongiuri del caso.
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