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Sarà presto a San Pietro l’opera del maestro Francesco Artese: da Grassano a Roma, per raccontare il Natale del Vaticano. Quest’anno è lucano il presepe che nascerà sotto l’obelisco. Anche in Vaticano hanno deciso di rispettare il clima da spending review e hanno proposto alle Regioni di partecipare all’allestimento: bassa spesa, in cambio, per i territori, di visibilità e promozione. Così, l’Apt (Azienda di promozione turistica) si è messa in moto e ha organizzato l’evento (perché di questo si tratta). Il maestro Artese ogni anno, a patire dal 1980,  ha realizzato presepi che hanno girato in tutto il mondo regalando ai visitatori l’emozione dei paesaggi caratteristici della Lucania, delle tradizioni, dei costumi diversificando i suoi luoghi d’ispirazione passando da Matera a Venosa, da Grassano a Tricarico. La sua tecnica è sempre la stessa: materiale di polistirene tagliato su misura per riprodurre fedelmente centri storici, strade, case o semplici pietre di paesaggi lucani, porte e finestre rigorosamente fatte a mano in legno e completate con vernici che richiamano l’antico. Non farà eccezione l’opera donata al Vaticano: i pastori del presepe saranno quelli della tradizione di Grassano; lo scenario ricorderà i Sassi di Matera, ci saranno riferimenti alla produzioni enogastronomiche della Basilicata. E durante l’inaugurazione, nel giorno dell’Immacolata, sarà proiettato un video che racconterà della civiltà contadina della regione.

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