Alvaro Morata
2 minuti per la letturaTORINO – «Ci saremo fino alla fine». Domenica a San Siro contro l’Inter, la Juventus non può permettersi passi falsi vista la classifica ma Alvaro Morata guarda oltre: comunque finirà, i bianconeri non molleranno fino all’ultima giornata.
«Quella fra vincere e perdere è una linea sottile – racconta a Sky Sport – Quest’anno, per piccole robe, non siamo riusciti a portare a casa diversi punti ma abbiamo un obiettivo in testa, quella con l’Inter è una partita importantissima per noi e renderemo orgogliosi i nostri tifosi. Sappiamo quello che c’è in gioco, è una partita molto importante ma comunque sarà lunga fino alla fine».
A San Siro si giocherà a porte chiuse e l’auspicio dello spagnolo è che «cambi presto questa situazione. Queste sono partite da giocare con i tifosi, anche fuori casa, sono la parte più importante del calcio. Sarà comunque una partita speciale, è sempre Inter-Juve, una partita più sentita delle altre, fra due delle migliori squadre d’Italia».
Alla sua seconda esperienza in bianconero, Morata sta vivendo una grande stagione. «Sono cambiate tante cose rispetto ad allora, ci sono stati passaggi nella mia carriera che mi hanno fatto crescere, e poi sono ora un padre di famiglia, sono più maturo».
Per quanto riguarda l’intesa con Cristiano Ronaldo, «è molto facile giocare con lui, lo conosco da tanto tempo, so che certi palloni solo lui può trasformarli in gol, come su quel cross a Parma: sapevo che ci sarebbe arrivato. Conosco i suoi movimenti, il mio lavoro è portargli via qualche uomo ed è un piacere giocare con lui. È uno dei migliori nella storia del calcio, ha tutto, ha qualità, può giocare dove vuole e spero di giocare assieme a lui ancora per tanto tempo, sono cresciuto guardandolo».
Anche con Dybala l’intesa è eccellente. «Per me è bellissimo giocare con loro, una roba pazzesca: quando i miei figli saranno più grandi glielo racconterò».
E potrà raccontargli anche di Pirlo, suo compagno di squadra nei primi due anni a Torino e ora suo allenatore. «Il rapporto col mister è sempre buonissimo anche se diverso da prima. Io seguo le sue istruzioni, lui è sempre molto diretto, dice quello che pensa, che vuole».
Morata non è rimasto sorpreso dalla scelta di Pirlo di allenare, «lo si vedeva già da come capiva il calcio con la palla fra i piedi: dove tu vedevi un passaggio, lui ne vedeva cinque. È la sua prima stagione, ci sono stati tanti cambiamenti anche per lui ma ora stiamo andando meglio e siamo in una dinamica positiva».
Da proseguire possibilmente domenica, Lautaro e Lukaku permettendo. «Due giocatori fantastici – riconosce Morata – Lukaku è uno dei migliori al mondo, ha tutto. Mi dispiace quando segna perché lo fa per l’Inter ma sono contento per lui perché è una grande persona e mi piace vederlo giocare. Gli chiederò la maglia sperando che non abbia una bella giornata. Sarà difficile da fermare ma ci proveremo».
In collaborazione con Italpress
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