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CASSANO ALLO JONIO – Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro per avere cercato di impedire l’arresto del boss latitante della ‘ndrangheta Celestino Abbruzzese, di 65 anni, avvenuto il 6 agosto scorso in località «Timpone rosso» a Cassano allo Ionio. Per favorire la fuga del boss, i quattro, accusati di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, avrebbero aggredito i militari provocando lesioni ad alcuni di loro. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza del gip di Castrovillari su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Maria Sofia Cozza, nel corso di un servizio del Comando provinciale carabinieri di Cosenza.   

Le persone finite in manette sono Leonardo e Marco Abruzzese di 27 e 31 anni; Salvatore Manieri (37) e Antonio Pavone (27). A portare gli investigatori ai quattro, sono state le indagini svolte dopo l’operazione che aveva portato alla cattura di Abbruzzese, detto «asso di bastone», ritenuto a capo dell’omonima consorteria di ‘ndrangheta.   L’uomo era evaso il 31 marzo 2012 dall’ospedale di Catanzaro dove si trovava agli arresti domiciliari per associazione mafiosa e omicidio. Abbruzzese era stato poi rintracciato dai carabinieri nei pressi dell’abitazione di alcuni congiunti e fiancheggiatori in località Timpone rosso, roccaforte degli Abbruzzese.   Celestino Abbruzzese era stato arrestato nel 2009 per omicidio e altro con l’aggravante del metodo mafioso e sottoposto al regime detentivo del 41 bis. Il 13 marzo era stato portato in ospedale, agli arresti domiciliari, per problemi di salute ed era evaso 17 giorni dopo. 

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